GINEVRA, 8 MARZO – La Vice Rappresentante Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite e le altre Organizzazioni Internazionali a Ginevra, Marie Sol Fulci, è intervenuta nell’ambito del Dialogo interattivo relativo al rapporto dell’Alta Commissaria per i Diritti Umani, Michelle Bachelet, sulla situazione dei diritti umani in Afghanistan e in Nicaragua, nel quadro della 49ma sessione del Consiglio Diritti Umani.
Sul primo punto Fulci ha detto che ”l’Italia esprime profonda preoccupazione per il drammatico regresso dei diritti umani, inclusi i diritti civili e politici, in Afghanistan documentato nel rapporto dell’Alta Commissaria e presta particolare attenzione a coloro che si trovano nelle situazioni di maggiore vulnerabilità e che sono esposti ai rischi più elevati: donne e ragazze, bambini, difensori dei diritti umani, giornalisti, operatori dei media, persone appartenenti alle minoranze etniche e religiose, persone LGBTIQ+”.
Fulci ha ricordato che pertanto l’Italia ha deciso di supportare le attività dell’OHCHR per promuovere e proteggere i diritti umani in Afghanistan anche attraverso un contributo finanziario volontario, e ha sottolineato che il ruolo del Relatore Speciale, che sarà nominato alla fine di questa sessione, sarà cruciale anche nelle aree dei diritti delle donne e delle ragazze e del diritto all’istruzione.
Quanto al Nicaragua ha sottolineato che anche in quel paese si assiste all’aggravarsi della situazione per le diffuse violazioni dei diritti umani, invitando le Autorità a porre fine alla repressione contro oppositori politici, media indipendenti, università, ONG, società civile e difensori dei diritti umani, e a rispettare i diritti umani e le libertà fondamentali. Fulci ha ribadito la necessità di ripristinare un dialogo nazionale inclusivo attraverso la partecipazione di tutti i settori della società e ha esortato il Governo nicaraguense a rilasciare immediatamente e incondizionatamente tutti i prigionieri politici. Infine ha incoraggiato Managua a riprendere il dialogo e la cooperazione con tutti gli organismi regionali e internazionali che promuovono e tutelano i diritti umani, sottolineando che l’OHCHR e la IACHR devono essere autorizzati a tornare in Nicaragua, per monitorare la situazione.