ROMA, 11 GENNAIO – E’ stato accolto dall’Onu il progetto ”Sardegna verde” elaborato dal gruppo di lavoro guidato dall’economista italiana Valeria Termini (membro degli esperti Onu) per il Centro di eccellenza Rossi-Doria dell’Università Roma3 sostenuto dall’Enel come soggetto industriale e da Sardegna rinnovabile come rappresentante della società civile.
C’è insomma un po’ di Sardegna nel sito ufficiale delle Nazioni Unite perchè il piano progettato da diversi economisti guidati dalla professoressa Termini prevede entro dieci anni un’elettrificazione verde per l’Isola, realizzata totalmente da fonti di energia rinnovabile.
Il progetto ”Elettrificazione verde della Sardegna” prevede nel prossimo decennio di aumentare la produzione elettrica della Regione intorno a un nucleo di fonti rinnovabili, solari e eoliche (da 4 TWh nel 2019 a 11 TWh nel 2030); di ridurre di conseguenza i consumi da fonti fossili e le emissioni di CO2 secondo i parametri definiti dal PNRR e dagli indirizzi europei, dei quali utilizzare i fondi. Resta evidente la necessità di attivare sinergie con un’offerta di gas, possibilmente decarbonizzato, anch’esso necessario alla transizione ecologica. Il progetto è stato accolto dalle Nazioni Unite a margine della COP 26 tra i modelli di elettrificazione a basso contenuto di carbonio di cui esportare i risultati nel mondo.
La condivisione avviata con i soggetti locali può favorire lo sviluppo di uno spettro di attività connesse al progetto che rafforzano l’economia e il tessuto sociale della Regione. Infine è vantaggioso il filo diretto con le Nazioni Unite che, da un lato offrono una visibilità di eccezione alla Regione Sarda, dall’altro sono uno stimolo importante per esportare il percorso sardo in altre realtà. Si costruisce così un’occasione per la Sardegna e per il Paese di contribuire all’obiettivo globale di decarbonizzazione, ma soprattutto di promuovere modalità di accesso all’energia che utilizzano fonti disponibili in loco.