PARIGI, 2 DICEMBRE – L’“Archivio Processuale del Vajont” e il “Fondo Apodissario degli Antichi Banchi Pubblici Napoletani (1573-1809)” sono le due candidature italiane in corsa per l’iscrizione al Registro Internazionale Memorie del Mondo. Entrambi i dossier sono stati inviati Segretariato del Programma Memory of the World a Parigi per la valutazione finale in vista della designazione.
Su iniziativa della Spagna, che si è fatta capofila di una candidatura transnazionale Spagna-Italia, l’Archivio Simón Ruiz di Medina del Campo e l’Archivio Datini di Prato (entrambi fonti inestimabili di per la storia dei commerci nell’Europa nel Rinascimento) hanno inoltrato la loro proposta congiunta.
L’Archivio del Vajont ha sede a Belluno e documenta il lungo iter processuale dopo il disastro del 9 ottobre 1963in cui morirono quasi duemila persone quando una frana dal soprastante monte Toc precipito’ nelle acque del bacino artificiale realizzato grazie a una diga. La diga resse, ma l’acqua tracimò e distrusse i paesi del fondovalle tra cui Longarone. Il Fondo Apodissario dell’Archivio Storico, oggetto della candidatura, raccoglie le transazioni degli otto banchi pubblici napoletani tra il XVI e l’inizio del XIX secolo e costituisce un patrimonio unico di conoscenza storica di età moderna su scala europea ed oltre.
Se le nuove candidature saranno accolte, si andranno a unire agli otto ambiti riconoscimenti, singoli o congiunti, già presenti nel Registro Internazionale Memory of the World: la Biblioteca Malatestiana, la Collezione della Biblioteca Corviniana, l’Archivio Storico Diocesano di Lucca, l’Archivio storico dell’Istituto LUCE, il Codex Purpureus Rossaniensis, la Collezione dei calendari lunari Barbanera, l’Opera di Fra Bernardino de Sahagun e Antonio Carlos Gomes: compositore di due mondi. (@OnuItalia)