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Omicron: Link 2007 rilancia richiesta sospensione brevetti

ROMA, 29 NOVEMBRE – Prendendo spunto dal rinvio della 12esima Conferenza ministeriale del WTO a causa della variante Omicron, Link 2007 ha rilanciato la richiesta di sospendere i diritti di proprietà intellettuale e dei brevetti sui vaccini anti-Covid.

“La nuova variante del coronavirus permetterà ai governi refrattari di riflettere un po’ di più e di cambiare idea”, ha detto a nome del consorzio di Ong italiane il suo presidente Roberto Ridolfi.  La Conferenza ministeriale, massimo organo decisionale del WTO, il prossimo 2 dicembre si sarebbe dovuta esprimere in merito ai Trade-Related Aspects of Intellectual Property Rights (Trips), per la sospensione temporanea dei brevetti ai paesi che possono produrre vaccini anti-Covid 19 in tutto il mondo e in particolare nei paesi in sviluppo.

Esprimendo la consapevolezza che l’emergenza sanitaria non finirà finché non lo sarà per tutti, come dimostra la continua apparizione di varianti, il G20 dei ministri della salute, presieduto da Roberto Speranza, si è recentemente impegnato ad assicurare i vaccini a tutto il mondo, aiutando i paesi più fragili attraverso “i meccanismi di collaborazione esistenti e donazioni di dosi per far fronte alle esigenze più immediate”; e il G20 dei ministri del commercio internazionale, presieduto da Luigi Di Maio, ha evidenziato l’importanza di garantire la resilienza delle catene di approvvigionamento globale di prodotti medici e farmaceutici.

“Limitarsi ai meccanismi esistenti, alle donazioni di dosi e alle catene di approvvigionamento, però, non basta. I ministri lo sanno ma non hanno avuto il coraggio o la volontà di riconoscerlo. Se l’Africa ha avuto accesso solo al 4% delle necessità, significa che quanto programmato è certamente utile ma assolutamente non sufficiente a contenere la pandemia, anche con la recente accelerazione data dal G20”, afferma Ridolfi in una nota stampa: “A detta di tutti gli scienziati, è necessario fermare con rapidità e ovunque il coronavirus e le sue preoccupanti varianti. E per farlo serve anche la decisione sulla sospensione temporanea dei brevetti fino a quando la pandemia non sarà sotto controllo. La proposta è sostenuta dall’ampia maggioranza dei paesi in sviluppo, da migliaia di Ong e organizzazioni sociali, da studiosi ed esperti della materia a livello globale”.

Secondo Link 2007, “e’ in gioco la contrapposizione tra principi basilari relativi al bene comune in materia di salute pubblica e interessi particolari relativi al mantenimento del profitto sempre e comunque. L’Oms, con i suoi 194 stati membri, si pone come obiettivo ‘l raggiungimento, da parte di tutte le popolazioni, del più alto livello possibile di salute’. Quanto all’Italia, secondo le Ong, dovrebbe mostrare maggiore coerenza. Aver ottenuto l’impegno delle aziende farmaceutiche a donare vaccini ai paesi più bisognosi è certamente un successo ma è anche la dimostrazione che l’Ue non riesce ad uscire dalle influenze di Big Pharma, le grandi case farmaceutiche mondiali, e dal rapporto “donatore – beneficiario” che nei documenti ufficiali e nella cultura delle relazioni internazionali è stato da tempo superato, afferma Link 2007 le cui Ong vivono il problema direttamente, così come tante altre organizzazioni italiane, nelle comunità di molti paesi in sviluppo: “La salute è una delle priorità ed è ampio sul territorio il supporto ai sistemi sanitari locali di cura e di prevenzione. Le comunità aspettano l’arrivo del vaccino. Ne hanno diritto come l’abbiamo noi in Italia e in Europa”. (@OnuItalia)

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OnuItaliahttps://onuitalia.com
Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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