ROMA, 9 NOVEMBRE – Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio, ha istituito la figura dell’Inviato Speciale del Ministero per i Diritti Umani delle persone LGBTIQ+ nel mondo. A svolgere questo importante ruolo, che pone l’Italia all’avanguardia a livello internazionale per la tutela dei diritti delle persone LGBTIQ+, sarà il diplomatico Fabrizio Petri, attuale Presidente del Comitato Interministeriale per i Diritti Umani (CIDU), designato oggi dal Segretario Generale della Farnesina, Ambasciatore Ettore Sequi.
“Assumo questo incarico consapevole delle grandi sfide legate a un vero avanzamento dei diritti umani delle persone LGBTIQ+, cominciare dalla depenalizzazione dell’omosessualita’. Il mio forte impegno passato e presente su questi temi continuera’ con ancor maggiore convinzione nel futuro”, ha detto Petri assumendo l’incarico.
L’Inviato Speciale coordinera’ l’azione della Farnesina per la tutela e promozione dei diritti delle persone LGBTIQ+, e per le azioni rispetto alle discriminazioni contro le persone e le comunità LGBTIQ+, anche favorendo la più ampia decriminalizzazione dell’omosessualità nel mondo. L’omosessualità è considerata reato in circa settanta Paesi, alcuni dei quali prevedono la pena capitale. Su indicazione del Ministro Di Maio, la vulnerabilità delle persone LGBTIQ+ andrà adeguatamente presa in considerazione nell’ambito dei programmi finanziati dalla Cooperazione Italiana.
Grazie alla nomina di un Inviato Speciale, che svolgerà la propria funzione sul piano internazionale in raccordo con le altre Amministrazioni italiane, l’Unione Europea, le Nazioni Unite e gli altri organismi multilaterali, la Farnesina intende ribadire il proprio impegno per la tutela e la promozione dei diritti delle persone LGBTIQ+, già parte integrante della politica estera dell’Italia in materia di diritti umani, incentrata sulla salvaguardia della dignità umana e sul pieno godimento dei diritti politici, civili, economici, sociali e culturali, nonché sulla lotta a ogni forma di intolleranza e discriminazione. (@OnuItalia)