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sabato, Novembre 23, 2024

X Conferenza Italia-America Latina e Caraibi: illustrato Programma Falcone-Borsellino

ROMA, 25 OTTOBRE – Si è aperta oggi a Roma la Conferenza Italia – America Latina e Caraibi, la riunione ministeriale inaugurata nel 2003 e giunta alla sua decima edizione, che riunisce i Ministri degli Esteri ed i funzionari diplomatici dei paesi membri, oltre a tecnici, esperti ed esponenti istituzionali. Il tema dell’edizione odierna è il leitmotiv delle ultime riunioni ministeriali svoltesi in Italia, quel “People, Planet, Prosperity” scelto come motto della Presidenza italiana del G20 che in occasione della Conferenza tra Italia e Paesi Latino Americani e Caraibici include anche il “futuro di un partenariato antico” promosso dal Ministero degli Affari Esteri Italiano e dall’Organizzazione Internazionale Italo-Latino Americana (IILA).

La ministeriale si prefigge di introdurre i temi, le priorità e i contributi dei Paesi partner dell’Italia in vista del prossimo Vertice dei leader del G20 e della COP26 di Novembre, e si terrà nei giorni di oggi e domani. Se le priorità generali della Conferenza rimangono quelle delle “politiche inclusive e incentrate sulle persone, della protezione ambientale e di una crescita economica sostenibile”, l’incontro odierno è stato caratterizzato da una tematica speciale. È stato infatti fatto il punto della situazione sul “Programma Falcone – Borsellino”, finanziato dal MAECI italiano ed eseguito dall’IILA, che rappresenta la punta di diamante della diplomazia giuridica italiana e della sua assistenza tecnica a livello internazionale.

La conferenza è stata un’occasione per condividere le esperienze di contrasto al crimine organizzato, un fenomeno sempre più transnazionale e che richiede un impegno ed una risposta “cooperativa e multilaterale”, nelle parole della Vice ministra degli Esteri Marina Sereni, che ha introdotto il panel di discussione. Prima di dare la parola ai relatori, divisi in tre sessioni tematiche dedicate rispettivamente all’Alta Amministrazione, all’Accademia e Società Civile ed alle Autorità Politiche, la ministra ha sottolineato “la forza dell’impegno inter-istituzionale e coordinato di queste iniziative. È davvero raro registrare la partecipazione ad un evento di tali e tante autorità di vertice delle Amministrazioni”.

Non solo, ma la ministra ha precisato il contesto in cui si svolge la Conferenza ed i suoi obiettivi: “Pace e giustizia sono precondizioni della coesione sociale, di una crescita economica sostenibile ma anche equa, dello sviluppo del benessere delle persone, della transizione ecologica così come di quella digitale, del contrasto al cambiamento climatico. L’evento odierno è concepito come un momento di dialogo multilivello e multi-stakeholder sulla diplomazia giuridica, nella sua componente dell’assistenza tecnica internazionale nei settori della giustizia e sicurezza”. In più, il Consigliere Giuridico del Ministero degli Affari esteri, Giovanni Tartaglia Polcini, ed il Capo del dipartimento Affari di giustizia del MAE Nicola Russo, sono intervenuti per introdurre il Programma Falcone – Borsellino dal punto di vista tecnico-giuridico e nel contesto della cooperazione con i Paesi latino-americani, in quello che Russo ha definito come “contrasto culturale alla criminalità organizzata”.

La prima sessione ha visto i contributi dell’Alta Amministrazione. Federico Cafiero de Rao, Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, ha ricordato come il suo dipartimento e la sua struttura nascano proprio dalle idee del magistrato Giovanni Falcone, oltre a ricordare la necessità dell’armonizzazione degli strumenti legali a disposizione degli Stati nel contrasto alla criminalità organizzata e a citare i successi della cooperazione internazionale nell’arresto di numerosi criminali transnazionali. Il Presidente dell’Autorità Nazionale Anti Corruzione Giuseppe Busia ha ricordato poi la necessità di particolare attenzione nei momenti di “emergenze e deroghe alle regole” come quello odierno di ripresa post-pandemica, terreno fertile per l’infiltrazione nell’economia reale e nel tessuto sociale da parte delle mafie. I contributi degli ospiti internazionali Eduardo Ezequiel Casal, Procuratore Nazionale dell’Argentina, e Diana Salazar Mendez, Procuratore Generale ecuadoriana, hanno enfatizzato i benefici della “cooperazione giuridica multilaterale specifica”, che a detta di Salazar Mendez “favoriscono il ricorso a strumenti di vita leciti e legali”.

La seconda sessione è stata moderata dal Segretario Generale dell’IILA Antonella Cavallari, che ha parlato dell’importanza del “contributo della società civile, che comprende anche l’università, per mantenere viva la cultura della legalità”. La sessione ha visto gli interventi di Paola Severino, Presidente della Scuola Nazionale dell’Amministrazione, che ha focalizzato l’attenzione sulla centralità dell’Italia in ambito di expertise and best practice e nella disseminazione di esperienze efficaci al contrasto al crimine, poi della Prof.ssa Maria Falcone, sorella del magistrato Giovanni e Presidente dell’omonima Fondazione, e di don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, che in un vortice di emozioni hanno raccontato il loro apporto personale in ambito accademico e assistenziale in termini di espressione e coinvolgimento nella cultura della legalità.

Nella terza ed ultima sessione i contributi dei Ministri della Giustizia Cartabia, degli Interni Lamorgese e degli Affari Esteri Di Maio hanno enfatizzato il ruolo dell’apparato pubblico italiano nel contrasto alle mafie transnazionali. La Lamorgese ha indicato i successi in ambito di sottrazione dei beni e dei proventi da attività criminose e la loro destinazione sociale, mentre Di Maio ha lodato il ruolo italiano all’interno dei fora multilaterali e accolto con favore la collaborazione dei paesi presenti all’evento. Chiosa finale il riferimento alla Convenzione di Palermo, firmata da 190 Stati su 193 su impulso italiano e basata sulla filosofia della condivisione di esperienze nazionali: “I modelli italiani circolano e si trasformano in standard globali”, ha concluso il ministro. Domani si prosegue con le sessioni plenarie. (@OnuItalia)

 

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