ROMA/NEW YORK, 22 SETTEMBRE – Oltre 70 Paesi del mondo hanno ancora leggi anti gay o anti trans che rendono impossibile per una persona essere chi e’. “La lotta contro ogni forma di discriminazione, anche sollecitando la depenalizzazione dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere, è un impegno chiave dell’azione internazionale dell’Italia”, ha detto il Sottosegretario agli esteri Benedetto Della Vedova intervenendo all’evento a margine del segmento ministeriale della 76esima Assemblea Generale delle Nazioni Unite organizzato dal LGBTI UN Core Group.
“In qualità di orgoglioso membro del LGBTI UN Core Group, è un piacere per me intervenire a nome del governo italiano in questo evento”, ha detto il Sottosegretario ricordando che l’Italia e’ fortemente impegnata fortemente nella promozione e tutela dei diritti delle persone LGBTI in tutti i consessi multilaterali di cui facciamo parte e nelle sue relazioni bilaterali.
“Come sottolineato dall’Esperto indipendente in materia di protezione contro la violenza e la discriminazione basata sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere – ha proseguito Della Vedova – la pandemia di Covid-19 ha ulteriormente esacerbato le disuguaglianze preesistenti e ha evidenziato la condizione critica delle persone LGBTI che sono particolarmente a rischio di subire molteplici e intersecanti forme di discriminazione ed esclusione”.
Secondo l’Italia, ha detto Della Vedova, “non è concepibile che, ancora oggi, circa 70 Stati criminalizzino le relazioni LGBTI: è un oltraggio sociale e un affronto legale e politico ai principi di uguaglianza e non discriminazione sanciti dalle convenzioni internazionali. La depenalizzazione di tutte le forme di orientamento sessuale è quindi un passo essenziale per garantire un’autentica uguaglianza davanti alla legge. Il sistema delle Nazioni Unite deve rafforzare la propria azione sviluppando una strategia istituzionale che si basi sugli sforzi già compiuti in tutto il mondo per rafforzare il rispetto dei diritti LGBTI”, ha concluso il Sottosegretario. (@OnuItalia)