GINEVRA, 14 SETTEMBRE – Il caso di Patrick Zaki, lo studente dell’Universita’ di Bologna incarcerato in Egitto, e’ stato sollevato oggi dal sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova in un incontro oggi a Ginevra con Relatrice Speciale dell’Onu sulla promozione e protezione del diritto alla libertà di opinione ed espressione, Irene Khan.
“E’ un caso emblematico di una persona a cui non è riconosciuta la libertà di opinione e di espressione”, ha affermato Della Vedova nel corso dell’incontro che si e’ svolto a margine della 48esima sessione del Consiglio per i Diritti Umani Consiglio Onu sui Diritti Umani e in cui sono stati affrontati anche altri temi, tra cui la situazione in Afghanistan, “la necessità di proteggere le persone nel Paese che hanno parlato e che vorrebbero continuare a parole nel Paese”, ed il tema, “molto importante per noi e per la relatrice” del rapporto tra diritti umani, libertà di espressione e nuove tecnologie, intelligenza artificiale e social media, ha poi riferito il sottosegretario parlando con la stampa al termine dei colloqui.
Zaki e’ stato arrestato nel febbraio 2020 dopo esser rientrato in Egitto per una breve vacanza con la famiglia per dieci post di un account Facebook, che la sua difesa considera ‘falso’, ma che ha consentito alla magistratura egiziana di formulare pesanti accuse di “incitamento alla protesta” e “istigazione a crimini terroristici”. A Bologna era iscritto a un corso di laurea magistrale Erasmus Mundus “Gemma” in Women’s and Gender Studies. (@OnuItalia)