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sabato, Dicembre 21, 2024

‘Istruzione interrotta’: rapporto UNICEF su Yemen, restituire a bambini il senso di normalità

ROMA, 6 LUGLIO – ”Istruzione interrotta’‘: si intitola così l’ultimo rapporto che l’Unicef dedica alla situazione dell’istruzione nello Yemen divorato da una sanguinosa e interminabile guerra civile cui si sono aggiunte nel tempo epidemie di colera, la pandemia da Covid, fame e carestia.  Secondo il rapporto, oggi, a sei anni dall’inizio del devastante conflitto ancora in corso, l’istruzione dei bambini nel paese è diventata una delle maggiori vittime della guerra.

Poco più di 2 milioni di ragazze e ragazzi in età scolare non stanno andando a scuola a causa della povertà, del conflitto e della mancanza di opportunità che compromettono l’accesso all’istruzione. Questo numero è raddoppiato rispetto ai bambini che non frequentavano la scuola nel 2015, quando il conflitto è cominciato.

Il rapporto ‘‘Education Disrupted: Impact of the conflict on children’s education in Yemen’‘, analizza i rischi e le sfide che i bambini affrontano quando non vanno a scuola, e le azioni urgenti necessarie a proteggerli. ”L’accesso a un’istruzione di qualità è un diritto basilare per ogni bambino, anche per ragazze, bambini sfollati e quelli con disabilità”, ha dichiarato Philippe Duamelle, Rappresentante dell’UNICEF in Yemen. ”Il conflitto ha un impatto devastante su ogni aspetto delle vite dei bambini, eppure l’accesso all’istruzione offre un senso di normalità per i bambini anche nei contesti più disperati e li protegge dalle diverse forme di sfruttamento. Tenere i bambini a scuola è fondamentale per il loro futuro e per quello dello Yemen”.

Il rapporto evidenzia che, quando i bambini non vanno a scuola, le conseguenze sono disastrose, sia per il loro presente che per il loro futuro. Le ragazze vengono costrette a matrimoni precoci, in cui rimangono intrappolate in un ciclo di povertà e potenziale inespresso. I ragazzi e le ragazze sono maggiormente vulnerabili al lavoro minorile o al reclutamento nei combattimenti. Oltre 3.600 bambini sono stati reclutati in Yemen negli ultimi sei anni diventando di fatto bambini soldato. Inoltre due insegnanti su tre in Yemen – oltre 170.000 in totale – non ricevono uno stipendio regolare da oltre 4 anni a causa del conflitto e delle dispute geopolitiche. Ciò espone circa 4 milioni ulteriori bambini a rischio di istruzione interrotta o di abbandono, poiché gli insegnanti non retribuiti lasciano l’insegnamento per trovare altri modi di provvedere alle loro famiglie.I bambini che non portano a termine la loro istruzione sono intrappolati in un ciclo di povertà che si perpetua da solo. Se i bambini che non vanno a scuola o quelli che  hanno abbandonata recentemente non saranno supportati in modo adeguato, potrebbero non rientrarci mai.

Nel rapporto, l’UNICEF chiede alle parti interessate in Yemen di sostenere il diritto dei bambini all’istruzione e di lavorare insieme per raggiungere una pace duratura e completa. Per l’agenzia dell’Onu occorre quindi fermare gli attacchi sulle scuole – sono stati 231 da marzo 2015 – e assicurare che gli insegnanti ricevano uno stipendio regolare in modo che i bambini possano continuare ad apprendere e crescere.

 

Tutte le foto del servizio sono di Unicef/yemen

OnuItalia
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Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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