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mercoledì, Dicembre 25, 2024

Antiterrorismo: Italia all’Onu, “prosciugarne le forme di finanziamento”

NEW YORK, 28 GIUGNO – Intervenendo alla seconda Conferenza di Alto Livello sull’Antiterrorismo, l’Italia ha ribadito oggi la necessità di prosciugarne tutte le fonti di finanziamento per contrastare ogni forma di radicalizzazione. L’impegno dell’Italia, espresso dall’ambasciatore Stefano Stefanile, si è riflesso anche nella riunione ministeriale della Coalizione globale contro Daesh ospitata oggi a Roma dove il segretario di Stato americano Antony Blinken ha espresso forte sostegno all’iniziativa italiana di un gruppo di lavoro anti-Isis per l’Africa.

La conferenza è la seconda del suo genere, dopo un primo incontro nel 2018. L’Alto Rappresentante/Vice Presidente dell’Unione Europea Josep Borrell ha partecipato in forma virtuale alla riunione sostenendo che nessuno può combattere il terrorismo da solo. “Ecco perché l’Unione europea sta cooperando strettamente con l’ONU e altri partner multilaterali per affrontare il terrorismo globale e altre forme violente di estremismo, il crimine organizzato transnazionale e la criminalità informatica, il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo. L’UE continuerà a rafforzare i suoi partenariati, in primo luogo con le Nazioni Unite. Sono lieto che il dialogo politico ad alto livello UE-ONU sulla lotta al terrorismo abbia avuto luogo lo scorso dicembre e che l’UE e l’ONU stiano lavorando insieme su un portafoglio crescente di attività congiunte sul campo”, ha detto Borrell.

Anche se la lotta contro il terrorismo ha fatto importanti progressi nel contrastare gli attacchi in tutto il mondo, il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha avvertito che le minacce continuano a persistere e a diversificarsi. Sfruttando le rimostranze sociali e gli stereotipi di genere, “la lotta contro il terrorismo ha causato essa stessa dei danni”, ispirando attori solitari e cooptando altri gruppi, ha osservato Guterres.

Ricordando i progressi “particolarmente allarmanti” dei combattenti terroristi di Al-Qaida e ISIL in Africa, il capo dell’ONU ha sostenuto l’importanza di sostenere il continente come “una priorità globale”.  Ha anche espresso profonda preoccupazione per i combattenti terroristi stranieri e ha sottolineato la necessità di renderli responsabili, richiamando l’attenzione sul destino delle decine di migliaia di parenti, donne e bambini che sono associati a loro. Guterres ha sollecitato gli Stati membri per il loro rimpatrio, in particolare dei bambini “che rimangono bloccati nelle zone di conflitto”.

Nell’ambito del tema generale “Contrastare e prevenire il terrorismo nell’era delle tecnologie di trasformazione: Affrontare le sfide del nuovo decennio”, la conferenza delle Nazioni Unite fornisce una piattaforma per gli Stati membri, le entità delle Nazioni Unite, le organizzazioni internazionali e regionali, le organizzazioni della società civile e il settore privato per scambiare informazioni, esperienze e buone pratiche, nonché per esplorare un’ulteriore cooperazione sulle priorità chiave dell’antiterrorismo nell’ambito dei quattro pilastri della strategia globale delle Nazioni Unite contro il terrorismo. (@OnuItalia)

 

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Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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