BRUXELLES, 25 GIUGNO – Si fa strada una nuova proposta per alleviare le terribili conseguenze del Covid sulle popolazioni più fragili: il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, parlando di fronte al Parlamento Europeo ha scandito: ”La lotta alla pandemia rischia di approfondire ancora le disuguaglianze, centinaia di milioni di persone sono cadute nella povertà e diversi Paesi sono sull’orlo della bancarotta: mi appello ai governi affinché nella loro azione prevedano anche un’imposta di solidarietà“. Ex primo ministro del Portogallo, Guterres è stato rieletto per un secondo mandato dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite venerdì scorso.
“Rinnovo il mio appello a sostenere le persone nei Paesi più vulnerabili, se necessario con un alleviamento del debito. Se vogliamo evitare un’aggravarsi della crisi economica dobbiamo porre in essere un meccanismo mondiale che rafforzi la trasparenza e la sostenibilità del debito”, ha aggiunto.
Il segretario generale delle Nazioni Unite ha anche rinnovato l’invito a una maggiore azione coordinata a livello globale per uscire dalla pandemia. “Se vogliamo vaccinare il 75% della popolazione mondiale abbiamo bisogno di 11 miliardi di dosi, dobbiamo intensificare lo sforzo di vaccinazione globale e, come ho detto anche al G7, per fare ciò abbiamo bisogno di un piano vaccinale globale“, ha spiegato.
“L’equità nella distribuzione dei vaccini non è soltanto un test morale ma è una questione di efficacia, se il virus muta nessuno sarà più al sicuro – ha avvertito – Siamo a un bivio e la situazione può prendere una svolta positiva o andare verso il collasso; Io farò tutto quanto in mio potere per spingere per questa svolta”, ha continuato Guterres, sottolineando come “questa crisi può essere un’opportunità per passare a un mondo più sostenibile, più equo e più ecologico contribuendo ad una cooperazione più efficace per far fronte alle sfide globali. Questa sarà la mia priorità per il mio secondo mandato”, ha concluso.