ROMA, 15 GIUGNO – È stata presentata oggi presso la Sala Caduti di Nassirya del Senato la candidatura transnazionale del Volontariato a bene immateriale dell’Umanità UNESCO. La candidatura rappresenta l’atto conclusivo del percorso che ha visto Padova ricoprire il ruolo di Capitale Europea del Volontariato ed e’ sostenuta da un comitato promotore che include diverse personalità del mondo del Terzo Settore, del giornalismo e del volontariato tra cui il Vicepresidente della Corte Costituzionale Giuliano Amato.
Sono 6,3 milioni i volontari attivi in Italia di cui 4,14 operativi in organizzazioni strutturati, una forza incredibile e motore autentico della nostra società. “Il volontariato e’ stata una delle ragioni per cui le nostre comunità sono ripartite e stanno ripartendo e hanno saputo resistere e reagire ai momenti più difficili della diffusione pandemica”, ha detto il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, partecipando alla tavola rotonda in Senato.
“Questa candidatura che parte dal nostro Paese vuole essere innanzitutto l’occasione per avviare una grande campagna di promozione del volontariato in tutta Italia. In questo doloroso periodo di pandemia abbiamo capito ancora una volta l’importanza del volontariato. Proprio per questo riteniamo importante promuovere ancora di più i valori e la pratica del volontariato gratuito e disinteressato. La candidatura sarà transazionale e da subito continueremo ad avviare collaborazioni con le grandi reti europee di volontariato al fine di avviare congiuntamente la candidatura all’Unesco. Sarà compito di ogni Paese lavorare su un dossier che risponda al formulario previsto per le candidature immateriali all’Unesco. Il materiale predisposto da ogni Paese diverrà un unico documento che sarà consegnato all’Unesco a sostegno di questa simbolica, ma quanto mai attuale candidatura”, ha spiegato Emanuele Alecci, Presidente di Padova Capitale Europea del Volontariato pronosticando “un lavoro di almeno 12 mesi tra iniziative e impegno per il Comitato Promotore e per quanti vorranno aiutarci in questa avventura”.
Per Francesco Rocca, presidente della Croce rossa e membro del Comitato promotore, “chiedere il riconoscimento del Volontariato come bene immateriale dell’Umanità è un’idea fantastica, giusta. Ricordiamoci che i volontari sono sempre espressione di una comunità locale ed è importante riconoscere che solo che l’energia gratuita del volontariato è capace di tessere i fili di una comunità. Per questo anche parlando a nome di 192 associazioni internazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa sosterremo con forza la campagna”. (@OnuItalia)