ROMA, 7 GIUGNO – In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente che quest’anno ha dato il via al Decennio delle Nazioni Unite per il ripristino degli ecosistemi (2021-2030) con l’obiettivo di prevenire, arrestare e invertire il degrado degli ecosistemi, l’AIEA sottolinea di voler continuare a sostenere i paesi nell’uso di tecniche nucleari e isotopiche per comprendere, rafforzare e ripristinare gli ecosistemi: dalle cime delle montagne alle profondità oceaniche, comprese le zone umide, le foreste e i terreni agricoli.
Un clima stabile, aria respirabile, acqua dolce e cibo di qualità sono ”quello che dobbiamo agli ecosistemi, che comprendono tutti gli organismi viventi e le interazioni tra loro”, afferma l‘Agenzia dell’Onu con sede a Vienna. “L’AIEA facilita lo sviluppo e il trasferimento di tecniche all’avanguardia per rilevare e misurare sottili cambiamenti ambientali che influenzano gli ecosistemi e i servizi che forniscono”, ha dichiarato Rafael Mariano Grossi, Direttore Generale dell’AIEA. “La tecnologia dei sensori di neutroni a raggi cosmici, ad esempio, aiuta a comprendere e modellare importanti dinamiche dell’acqua del sottosuolo negli ecosistemi vulnerabili, come le montagne. È uno strumento importante per i decisori nello sviluppo di strategie di adattamento per raggiungere gli obiettivi del decennio delle Nazioni Unite sul ripristino degli ecosistemi”.
Utilizzando tecniche nucleari e isotopiche, i laboratori dell’AIEA coordinano la ricerca per comprendere i cambiamenti climatici, la distruzione degli habitat e la perdita di biodiversità e il loro impatto sugli ecosistemi terrestri e marini. Propongono inoltre strategie e strumenti di mitigazione correlati per la gestione delle risorse naturali e per la conservazione degli ecosistemi.
Si tratta in particolare di valutare e mitigare l’impatto del cambiamento climatico in montagna, di rafforzare la qualità del suolo e la biodiversità sulla terraferma, di arrestare il disboscamento illegale e il conseguente degrado dell’ecosistema forestale, di affrontare l’inquinamento e l’acidificazione degli oceani. Assistere i paesi con tecniche all’avanguardia per comprendere meglio i cambiamenti climatici e affrontarne gli effetti, garantire la sicurezza alimentare globale e sostenere la fauna selvatica sulla terraferma e sotto l’acqua rende l’AIEA un importante contributo al decennio delle Nazioni Unite sulla restaurazione degli ecosistemi.