JALALABAD, 31 MARZO – Tre operatrici sanitarie impegnate in una campagna di vaccinazione antipolio dell’Unicef e del governo di Kabul in Afghanistan sono rimaste vittime in due attacchi distinti, nella città orientale di Jalalabad, al confine con il Pakistan, zona ancora dominata dai talebani. Secondo la ricostruzione di Unicef e della Reuters, un’esplosione ha distrutto l’ingresso della sede provinciale di Nangarhar, senza causare feriti, mentre negli stessi minuti uomini armati attaccavano operatori sanitari in due diverse postazioni di Jalalabad, uccidendo in particolare due volontarie e una responsabile della campagna vaccinale.
L’UNICEF si è detta indignata per questo attacco e ha espresso le sue più profonde condoglianze alle famiglie, ai colleghi e agli amici delle coraggiose vaccinatrici che erano in prima linea per combattere la diffusione della polio e mantenere i bambini dell’Afghanistan al sicuro da questa malattia invalidante. ”Gli operatori sanitari in prima linea non dovrebbero mai essere un bersaglio di violenza. Devono essere in grado di svolgere le loro attività salvavita in un contesto sicuro e protetto. L’UNICEF lavora da anni con il governo, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’Iniziativa Globale per l’Eradicazione della Polio e i partner sulle campagne di vaccinazione contro la polio nel paese. Restiamo impegnati a sostenere gli sforzi per l’eradicazione della polio in Afghanistan”, ha detto la direttrice generale dell’agenzia dell’Onu Henrietta Fore.
Una nuova ondata di violenza ha colpito i centri urbani da quando sono iniziati i colloqui di pace tra taleban e governo, lo scorso anno a Doha. Sotto attacco finiscono soprattutto dipendenti governativi e donne professioniste, tra cui giornaliste, operatrici sanitarie e attiviste per i diritti umani. In marzo tre giornaliste sono state uccise proprio a Jalalabad, in un agguato rivendicato dallo Stato Islamico. Il governo attribuisce la responsabilità ai talebani, che però negano ogni coinvolgimento.
L’uccisione delle tre operatrici sanitarie giunge nella stessa settimana in cui è iniziata la campagna vaccinale per il 2021, con l’obiettivo di vaccinare 9,6 milioni di bambini (e altri 40 milioni in Pakistan). Il programma è condotto dal ministero della Salute con il supporto dell’Unicef. L’Afghanistan e il Pakistan sono gli unici due Paesi al mondo in cui il ceppo “wild” della poliomielite è ancora endemico.
La campagna di vaccinazione contro la poliomelite in Afghanistan era motivo di preoccupazione, si legge sul sito dell’emittente Al Jazeera, perché i talebani avevano annunciato che non avrebbero permesso le immunizzazioni nei territori sotto il loro controllo. Secondo un portavoce, Zabiullah Mujahid, i talebani stanno ancora negoziando con l’Oms l’approvazione della campagna. Nel Paese dell’Hindukush si prevede che il piano di distribuzione del siero impieghi circa 55.000 lavoratori sanitari e raggiunga 32 delle 34 provincie del Paese.