GINEVRA, 9 MARZO – “Salvaguardare il diritto all’istruzione e tutelare il funzionamento delle scuole nelle zone colpite dai conflitti armati sono priorità fondamentali. Per questo – ha dichiarato, intervenendo a un webinar organizzato ai margini della 46esima sessione del Consiglio per i Diritti Umani la Vice Ministra degli Esteri Marina Sereni – l’Italia crede sia necessario coinvolgere il sistema di giustizia penale internazionale per fermare la violenza contro giovani e giovanissimi nei conflitti”.Sereni e’ intervenuta nel corso dell’evento virtuale “Children affected by Armed Conflict: safeguarding their right to education and ensuring schools are safe” organizzato dal Network delle Università per i bambini nei conflitti armati in collaborazione con la Rappresentanza d’Italia presso le Nazioni Unite a Ginevra. “Dobbiamo intraprendere azioni concrete – ha detto – se vogliamo davvero ottenere un più ampio rispetto del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani, e al tempo stesso salvaguardare le scuole nei conflitti armati.L’Italia, al fianco delle Nazioni Unite e di tutte le parti interessate, intende promuovere soluzioni efficaci e coerenti per proteggere i bambini e garantire loro un futuro migliore. Ma bisogna fare presto, perché – ha osservato Sereni – la pandemia sta peggiorando un quadro già molto negativo”.Garantire lo studio e’ un potente strumento per promuovere la pace e prevenire i conflitti, come affermato dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia: “È dunque un imperativo morale porre fine alle inaccettabili violazioni dei diritti dei bambini in zona di guerra”, ha detto Sereni ricordando la ricorrenza della Giornata internazionale della donna: “Un’importante occasione per riflettere sulle sfide che dobbiamo ancora affrontare in termini di emancipazione femminile. Ma la lotta per questo obiettivo passa anche dal garantire alle bambine e alle ragazze l’accesso all’istruzione”. (@OnuItalia)