NEW YORK, 27 GENNAIO – Sono passati 76 anni da quel 27 gennaio del 1945 nel quale le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz. Una data che l’Assemblea dell’Onu decise di ricordare ogni anno, istituendo nel 2005 il Giorno della Memoria, per fare in modo che quel dramma non si ripeta mai più.
“Il ricordo e l’educazione non sono solo imperativi morali: Sono essenziali per alimentare comprensione reciproca, dialogo e tolleranza”. Lo ha detto nel Giorno della Memoria, la Rappresentante Permanennte italiana all’Onu Mariangela Zappia. “Il rispetto della dignita’ umana e dei diritti fondamentali deve guidare chiunque, ovunque”, ha aggiunto: “Ricordare e’ un dovere”.
Zappia ha partecipato a nome della Rappresentanza alle commemorazioni virtuali a New York assieme al Consolato Generale, l’Istituto Italiano di Cultura e altre istituzioni tra cui il Centro Primo Levi, l’Italian Academy della Columbia University, la Casa Italiana Zerilli Marimo’ presso la New York University, l’Istituto Calandra presso CUNY e la Scuola d’Italia Guglielmo Marconi. La cerimonia si e’ conclusa con una lettura multilingua di “Se questo è un uomo” di Primo Levi. (@OnuItalia)