ROMA 16 SETTEMBRE – Al culmine della pandemia di COVID-19, la scuola ha chiuso i battenti in 192 paesi, mandando a casa 1,6 miliardi di studenti. L’Onu, attraverso Oms, Unicef e Unesco, chiede ai governi di tutto il mondo che la chiusura delle scuole sia considerata una extrema ratio nella lotta alla pandemia di Covid-19. ”La decisione di chiudere deve essere l’ultima soluzione e deve essere temporanea”, hanno detto all’unisono in teleconferenza Tedros Ghebreyesus, direttore generale dell’Oms, la direttrice generale dell’Unesco, Audrey Azoulay, e la direttrice dell’Unicef Henrietta Fore.
”Più tempo passa, maggiori sono le conseguenze, soprattutto per i bambini provenienti da ambienti svantaggiati. Date le conseguenze devastanti sui bambini, i giovani e la nostra società nel suo complesso, la decisione di chiudere le scuole dovrebbe essere l’ultima spiaggia…. In molti Paesi – è stato ricordato – servizi essenziali per la nutrizione e l’immunizzazione sono stati interrotti e milioni di bambini hanno perso mesi di scuola”.
”Durante la chiusura delle scuole, la continuità dell’istruzione dovrebbe essere garantita attraverso l’apprendimento a distanza” e se in alcuni Paesi si è tornati a scuola, in altri ”le scuole rimangono chiuse” e per sostenere i Paesi in ogni situazione, Oms con Unesco e Unicef hanno pubblicato una guida aggiornata sulle misure di salute pubblica relative alla scuola nel contesto di Covid-19”. La guida fornisce ”consigli pratici per le scuole in aree senza contagi, in aree con casi sporadici, o con gruppi di casi o in una situazione di trasmissione comunitaria”.
”Tenere i bambini al sicuro a scuola – hanno concordato le organizzazioni delle Nazioni Unite – non è un lavoro solo per il sistema istruzione, o per i soli governi o per le famiglie. È un lavoro che spetta a tutti noi, e dobbiamo lavorare insieme. Come diciamo spesso non c’è rischio zero. Ma con la giusta combinazione di misure, possiamo mantenere i nostri figli al sicuro e insegnare loro che la salute e l’istruzione sono due dei beni più preziosi della vita”.