SHAMA, 1 LUGLIO – La Joint Task Force – Lebanon Sector West ha portato a termine una esercitazione multinazionale con i suoi Batt dipendenti (Italia, Ghana, Malesia e Corea del Sud) in coordinamento con le Forze Armate Libanesi. L’esercitazione “Blue Storm 2020” si e’ svolta nel poligono di Naqoura nel sud del Libano.
Pianificata e condotta dai caschi blu della Brigata meccanizzata “Granatieri di Sardegna” che attualmente compongono la Joint Task Force Lebanon – Sector West l’esercitazione ha coinvolto tutte le unità del Settore Ovest: ItalBatt (Italia), GhanBatt (Ghana), MalBatt (Malesia), RoKBatt (Repubblica di Corea), oltre ad assetti della Sector Mobile Reserve e della Quinta Brigata delle Lebanese Armed Forces (LAF).
“Per assolvere al mandato discendente dalla UNSC 1701 la preparazione e la capacità di intervento sono fondamentali, il lavorare giorno dopo giorno in coordinamento con le LAF permette una maggiore conoscenza reciproca che si tramuta una sempre maggiore integrazione nel lavoro sul campo”, ha commentato la giornata il Gen. B. Diego Filippo Fulco comandante del Sector West e del contingente nazionale di UNIFIL
Scopo dell’esercitazione era di verificare l’efficacia delle procedure per il supporto di fuoco dei mezzi blindati e migliorare il coordinamento e la cooperazione tra le pedine operative che quotidianamente sono impegnate sotto le insegne UN.
Il VTLM (Veicolo Tattico Leggero Multiruolo) “Lince” con sistema HITROLE (Highly Integrated Turret Remotely Operated Light Electrical) equipaggiato con lanciagranate da 40mm e blindo “Centauro” con cannone da 105mm assieme gli APC (Armoured Personnel Carrier) malesi, ghanesi e coreani e ai carri M48 Patton dell’esercito libanese sono stati i protagonisti dell’esercitazione.
I mezzi pesanti rappresentano una componente fondamentale delle forze dispiegate a sud del Litani; la possibilità di disporre di questi assetti garantisce infatti la deterrenza, elemento prezioso per l’implementazione della risoluzione 1701 alla base del mandato di UNIFIL.
350 uomini, 30 blindati, oltre 5000 munizioni di vario calibro, sono i numeri della la “Blue Storm” che, visitata dal generale Stefano Del Col, comandante della missione, e dal Generale Edgar Lawandos, comandante della Quinta Brigata dispiegata a nord della Blue Line, ha rappresentato un importante momento addestrativo per aumentare l’interoperabilità, ovvero la capacità di lavorare assieme con procedure tecnico-tattiche. (@OnuItalia)