TREVISO, 11 MAGGIO – Iscritte nel 2019 nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, le Colline del Prosecco hanno da subito cercato di valorizzare tale riconoscimento puntando su una produzione vitivinicola sostenibile e di qualità, sulla valorizzazione della biodiversità e su un turismo legato agli aspetti culturali e di eccellenza eno-gastronomica del territorio. Come rispondere ora alla sfida del Covid-19 che sembra minacciare questo scenario? Secondo Ermete Realacci, Presidente della Fondazione Symbola per le Qualità e le Eccellenze Italiane, sostenibilità e qualità sono le parole chiave per affrontare il futuro del vino italiano in generale e in particolare del Prosecco.
In occasione della presentazione virtuale la scorsa settimana a ieve di Soligo (Treviso) del rapporto “Il futuro del vino italiano – Qualità, Sostenibilità e territorio”, realizzato in collaborazione con il Consorzio di Tutela del Prosecco Superiore di Conegliano e Valdobbiadene DOCG, è stata ribadita l’importanza della resilienza da parte dei produttori della filiera vitivinicola nel ricorrere a buone pratiche e soluzioni tecnologiche all’insegna della salubrità ambientale e della qualità ai fini della tutela del marchio.
Alla conferenza è intervenuto il Governatore Luca Zaia il quale ha ricordato il divieto assoluto dell’uso del glifosato in quest’area dal 2019 facendone “l’area glifosate-free più estesa d’Europa” ha aggiunto Innocente Nardi, Presidente del Consorzio di Tutela. Sviluppare buone pratiche, ha concluso il Governatore del Veneto, “significa diventare un riferimento a livello italiano ma anche internazionale”. E anche Realacci ha fato osservare che “le pu’ note
bollicine del mondo, lo Champagne, sulla questione del glifosolato sono indietro rispetto al Prosecco Docg”.
All’evento hanno partecipato anche Francesco Venturini, Amministratore Delegato di Enel X, società del Gruppo ENEL dedicata ai prodotti innovativi e digitali che avvierà in collaborazione con il Consorzio una campagna di sensibilizzazione sui temi dell’economia circolare e delle energie rinnovabili nella produzione vitivinicola e Catia Bastioli, Amministratrice Delegata di Novamont, azienda pioniera nel settore della bioeconomia, in collaborazione della quale verrà avviata la sperimentazione di bio-erbicidi di origine completamente naturale. (@OnuItalia)