ROMA, 6 MAGGIO – L’Italia ha aderito al comunicato congiunto, promosso all’Onu da Sudafrica e Svezia e sottoscritto da 59 Paesi, per la tutela dei diritti sessuali e riproduttivi delle donne e per la promozione della prospettiva di genere nella risposta alla pandemia di Coronavirus.
”Il nostro Paese – ha spiegato la vice ministra degli Esteri Emanuela del Re – è da sempre in prima fila nella lotta alla discriminazione e alla violenza di genere e per la piena partecipazione delle donne in tutti i settori, valori che sono al centro della politica estera e di cooperazione allo sviluppo dell’Italia. L’impatto della pandemia sta acuendo la vulnerabilità di donne e bambine a violenze domestiche e abusi e rischia di limitarne le capacità di accesso a servizi sanitari, educativi e di tutela legale. Per questo la difesa e la promozione dei diritti delle donne devono essere poste al cuore degli sforzi per combattere il virus e avviare una ripresa sostenibile”.
Secondo i paesi che hanno firmato il documento ”c’è l’esigenza che la risposta emergenziale tuteli i diritti delle donne, e in particolare di rifugiate, migranti e sfollate; e che vengano adottate misure specifiche per tener conto del diverso impatto della pandemia sulle donne e sul loro accesso a diagnosi e trattamenti”. I Paesi firmatari confermano l’impegno per la realizzazione della dichiarazione politica sulla Copertura Sanitaria Universale, con specifico riguardo alla protezione dei diritti riproduttivi e della maternità, ed esprimono sostegno per una partecipazione effettiva delle donne ai processi decisionali correlati alla risposta alla pandemia.
“L’integrazione della prospettiva di genere resta una priorità per la Cooperazione italiana, nell’adattamento delle attività ai nuovi bisogni correlati al COVID19 nei paesi più fragili, in cui l’impatto della pandemia rischia di avere gli effetti più devastanti”, ha aggiunto Del Re.