NEW YORK, 20 APRILE – “Un vero esempio di solidarietà e responsabilità sociale”. Così l’Ambasciatrice Mariangela Zappia, Rappresentante Permanente dell’Italia alle Nazioni Unite a New York, ha descritto le iniziative delle aziende italiane leader mondiali nel settore della moda e del tessile che, in risposta all’emergenza COVID-19, hanno convertito la loro produzione alla fabbricazione di mascherine e donato ventilatori e materiale medico a sostegno del sistema sanitario nazionale.
L’Ambasciatrice Zappia, in un suo intervento oggi alla due giorni di conversazioni virtuali lanciata dalla piattaforma internazionale Fashinnovation sul tema della sostenibilità dell’industria della moda a fronte della pandemia, ha fornito una prospettiva sulle capacità di adattamento e reazione della filiera di settore italiana. “In queste difficili settimane, gli italiani stanno mostrando eccezionale resilienza, senso del sacrificio e responsabilità.” Il settore del fashion non fa eccezione: “La filiera produttiva tessile e moda italiana attinge le sue radici nell’eccellenza del Made in Italy. Qualità, conoscenza, creatività, legame con il territorio e il tessuto sociale sono i tratti distintivi di questo ecosistema, da sempre all’avanguardia nell’integrare tradizione, innovazione e sostenibilità quali fattori di sviluppo nelle strategie di business, dai grandi marchi del lusso alle piccole e medie imprese.”
Zappia ha osservato d’altra parte che la crisi che stiamo affrontando offre anche importanti opportunità per rivedere modelli di produzione e consumo, allineandoli agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030. “L’approccio pionieristico delle aziende italiane ai temi della sostenibilità e dell’economia circolare, consentirà loro di essere ben posizionate nella fase di ripresa. L’impegno del tessuto produttivo, così come la diffusione di standard di consumo etico, saranno entrambi cruciali per orientare la ripresa verso minori sprechi e maggiore resilienza e sostenibilità.” (@OnuItalia)