ROMA, 11 APRILE – Ci sono anche le agenzie internazionali con sede in Italia, e dunque quelle del polo alimentare Onu a Roma, tra le “aperture” ammesse nel nuovo decreto della presidenza del Consiglio annunciato ieri dal premier Giuseppe Conte. Le attivita’ delle organizzazioni e degli organismi extraterritoriali, come nei precedenti decreti, rientrano tra quelle ammesse in deroga ai divieti emanati in Italia con il lockdown deciso alla luce dell’epidemia di COVID-19.
Finora agenzie come FAO, IFAD e WFP hanno sempre aderito alle misure decretate dal governo e le attività essenziali sono state sempre assicurate come per gli uffici pubblici.Il nuovo provvedimento esplicita un punto che già era parte dei precedenti DPCM: Ambasciate, Rappresentanze e organizzazioni internazionali non sono mai state parte degli enti decretati chiusi; si rimettevano alle stesse le valutazioni del caso e le si invitata ad attuare modalità di lavoro agile.
Il decreto riapre da martedi’ librerie, cartolerie e negozi di vestiti per neonati e bambini, ma non in Lombardia dove, per ordinanza del presidente della Regione Attilio Fontana, il commercio al dettaglio di libri e articoli di cartoleria “è consentito esclusivamente negli ipermercati e nei supermercati”.
Ripartono anche le attivita’ forestali, l’industria del legno e la produzione di computer mentre la “serrata” pressoche’ totale viene prorogata dal 14 aprile fino al 3 maggio. Restano tutti i limiti agli spostamenti, la chiusura delle scuole, lo stop alle attività produttive non essenziali, e resta la possibilità per le Regioni di emettere ordinanze ancora più restrittive di quelle dello Stato. (@OnuItalia)