ROMA, 10 APRILE – Dopo anni di accuse, smentite e polemiche a sfondo politico, per la prima volta l’Organizzazione per la proibizione della armi chimiche (OPAC) punta il dito in maniera esplicita contro il governo di Damasco indicandolo come responsabile di attacchi con gas tossici compiuti nella guerra civile che dal 2011 devasta la Siria.
L’Italia apprezza il primo rapporto del Team di Investigazione e Identificazione (IIT) dell’OPAC ed è profondamente preoccupata dalle conclusioni raggiunte in merito all’utilizzo di armi chimiche da parte dell’Aeronautica Militare Siriana, si afferma sul sito della Farnesina: “L’Italia condanna nella maniera più forte possibile ogni uso delle armi chimiche – ancor più contro la popolazione civile – e si augura che gli individui che saranno identificati come responsabili possano essere giudicati per le azioni descritte nel rapporto”.
Si tratta di tre episodi avvenuti nel 2017 in aree abitate da civili e allora controllate da gruppi armati di opposizione, dove diverse decine di persone rimasero intossicate da gas Sarin e cloro. Nei nove anni della guerra civile sono state uccise circa 400mila persone secondo bilanci non verificabili sul terreno. La responsabilità della maggioranza di queste vittime sono attribuite al governo di Damasco, sostenuto da Russia e Iran.
In base a una specifica risoluzione Onu due anni fa, l’Opac ha infatti potuto ora indicare i responsabili degli attacchi. In precedenza era
richiesto agli investigatori di determinare soltanto se gli attacchi fossero avvenuti. Il coordinatore degli inquirenti, Santiago Onate-Laborde, ha detto che “ci sono ragionevoli elementi per credere che i
responsabili dell’uso di sarin e di cloro a Lataminah nel 2017…
siano individui appartenenti all’aviazione della Repubblica
Araba di Siria”.
L’Italia apprezza il primo rapporto del Team di Investigazione e Identificazione (IIT) dell’OPAC ed è profondamente preoccupata dalle conclusioni raggiunte in merito all’utilizzo di armi chimiche da parte dell’Aeronautica Militare Siriana. L’Italia condanna nella maniera più forte possibile ogni uso delle armi chimiche – ancor più contro la popolazione civile – e si augura che gli individui che saranno identificati come responsabili possano essere giudicati per le azioni descritte nel rapporto.
L’Italia – si legge nel comunicato della Farnesina – è convinta che il Consiglio Esecutivo dell’OPAC – che l’Italia ha presieduto negli ultimi dodici mesi – potrà esaminare scrupolosamente l’attuazione della Convenzione alla luce del rapporto dell’IIT non appena possibile, e adottare le necessarie, conseguenti misure. L’Italia nuovamente esprime il suo pieno sostegno all’Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche e al suo Segretariato Tecnico, e conferma il proprio impegno per la tutela del buon funzionamento, dell’integrità e dell’attendibilità dell’Organizzazione e di tutti i suoi organi. (@OnuItalia)