NEW YORK, 20 MARZO – Il Consiglio di Sicurezza torna a lavorare sotto la presidenza di turno cinese e si prepara a farlo in remoto. I Quindici hanno testato oggi la possibilita’ di riunirsi in video-conferenza: “In tempi senza precedenti il Consiglio deve continuare a assicurare la sua responsabilita’ per la pace e la sicurezza internazionale”, ha scritto su Twitter la missione francese all’Onu.
Simulazioni erano state effettuate gia’ la scorsa settimana prima che il Palazzo di Vetro chiudesse al personale non essenziale. Nella simulazione del 9 marzo, a cui hanno partecipato da casa o dalle rispettive missioni non gli ambasciatori ma i coordinatori politici, erano state testate le normali procedure, dalle dichiarazioni al momento del voto.
Finora tuttavia l’approvazione di una bozza che autorizzava riunioni in remoto “come ultima risorsa” in linea con i desideri della maggioranza degli stati membri e’ stata bloccata dalla Russia, secondo cui i membri del Consiglio “non dovrebbero aver paura” di riunirsi di persona al Palazzo di Vetro. Per essere approvata la bozza procedurale ha bisogno del si’ di nove dei quindici membri mentre i cosiddetti P5 (Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti, Russia e Cina) non possono esercitare il loro diritto di veto. (@OnuItalia)