GINEVRA, 10 MARZO – La risposta globale all’epidemia da COVID-19 deve includere e concentrarsi sulle esigenze di ogni singolo individuo, compresi quanti sono costretti a fuggire dalle proprie case. Tra le persone costrette a fuggire le persone anziane sono in condizione di particolare vulnerabilità, ha allertato oggi l’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, in occasione del lancio del primo appello per rispondere alla crisi in corso (COVID-19 appeal).
L’UNHCR mira a raccogliere con urgenza una cifra iniziale di 33 milioni di dollari da destinare al rafforzamento delle attività di preparazione, prevenzione e risposta, che mirano a soddisfare le immediate esigenze di salute pubblica dei rifugiati dovute al diffondersi dell’epidemia da COVID-19.
“Allo stato attuale, e sulla base delle prove a nostra disposizione, non sono stati registrati casi di infezione da COVID-19 tra rifugiati e richiedenti asilo. Tuttavia, il virus può contagiare chiunque ed è responsabilità di noi tutti assicurare che la risposta mondiale includa ogni singolo individuo”, ha dichiarato Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati. “Assicurare accesso incondizionato ai servizi di assistenza sanitaria, anche ai membri della comunità più emarginati, rappresenta il modo migliore di proteggere la salute di tutti noi. A chiunque, compresi rifugiati, richiedenti asilo e sfollati interni, deve essere garantito l’accesso alle strutture e ai servizi sanitari”.
Oltre 70 milioni di persone nel mondo sono state costrette a fuggire dalle proprie case a causa di persecuzioni, conflitti, violenze e violazioni di diritti umani. Di queste, più di 20 milioni sono rifugiati, dei quali l’84 per cento è attualmente accolto da nazioni a basso o medio reddito che dispongono di sistemi di assistenza medica, approvvigionamento idrico e servizi igienico-sanitari meno efficienti.
Attualmente, l’UNHCR sta rafforzando, su scala mondiale, le misure di preparazione, prevenzione e risposta all’epidemia da COVID-19. La salute e il benessere di rifugiati e operatori umanitari impegnati per assisterli in oltre 130 Paesi sono obiettivi essenziali di tali sforzi.
L’epidemia rappresenta una sfida globale, da affrontare assicurando solidarietà e cooperazione su scala internazionale. Insieme ad altre agenzie delle Nazioni Unite e alle organizzazioni partner, l’UNHCR sta monitorando attentamente gli sviluppi degli eventi, operando sia a livello globale che nazionale in linea con le indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS).
Nel rispondere alla crisi da COVID-19 l’UNHCR sta agendo basandosi sull’esperienza acquisita in precedenza con la gestione delle epidemie da SARS, Ebola e influenza. Tali misure mirano a proteggere i rifugiati prima, durante e dopo le emergenze sanitarie mondiali. (@OnuItalia)