NEW YORK, 10 GENNAIO – Studenti di UNIS, la scuola internazionale delle Nazioni Unite, sono stati oggi in visita alla mostra “Recovered Treasures: L’Arte di Salvare l’Arte” sui tesori recuperati dai Comando del Nucleo per la Tutela del Patrimonio dei Carabinieri italiani porta in questi giorni al Palazzo di Vetro.
Gli studenti hanno partecipato a una visita guidata durante la quale rappresentanti del Comando hanno presentato le loro posizioni sulla protezione dell’eredita’ culturale. La mostra e’ stata organizzata in occasione delle 50esimo anniversario del Comando dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale. E’ stato il primo evento culturale dell’anno al Palazzo di Vetro nell’ambito delle celebrazioni del 75esimo anniversario delle Nazioni Unite, che si articoleranno nel corso del 2020.
Inaugurata dalla Rappresentante Permanente italiana all’ONU, Ambasciatrice Mariangela Zappia, dal Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, dal Presidente dell’Assemblea Generale, Tijjani Muhammad-Bande e dal Generale di Brigata Roberto Riccardi, a capo del Comando dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, la mostra si propone di illustrare il ruolo innovativo svolto dal Comando per la lotta ai crimini d’arte e al traffico illecito di opere e per la protezione del patrimonio in situazioni di conflitto. Le quindici opere d’arte – tra cui una stele proveniente da Palmira che a fine mostra sara’ restituita alla Siria, anfore e reperti greco-romani e dipinti rinascimentali – sono state recuperate grazie alle indagini ed alla rete di collaborazioni internazionali sviluppate dal Comando.
UNIS e’ una scuola privata internazionale a New York fondata nel 1947 da famiglie che lavoravano o erano associate alle Nazioni Unite con l’obiettivo di dare una educazione internazionale pur preservando le diverse identita’ culturali degli studenti. Oggi UNIS ha 1600 allievi: la prima lingua e’ l’inglese, tutti gli allievi studiano francese o spagnolo dalle elementari, mentre arabo, cinese, tedesco italiano, giapponese e russo entrano nel curriculum al liceo.