NEW YORK, 3 GENNAIO – Capolavori d’arte ritrovati in mezzo secolo di attività dal nucleo Tutela Patrimonio Culturale dell’Arma dei Carabinieri sono al centro di una mostra aperta dal 6 al 17 gennaio al quartier generale dell’Onu a New York. La mostra farà tappa a Pechino dopo essere passata in maggio dal Quirinale alla sede dell’UNESCO lo scorso ottobre. L’Italia è tradizionalmente impegnata nella gestione e tutela del patrimonio culturale ed è stata la prima a sollevare la necessità di un rinnovato impegno della comunità internazionale per la protezione del patrimonio in aree di crisi o altre situazioni di rischio.
La mostra coincide con i 75 anni dell’Onu e i 50 anni del nucleo specializzato dei Carabinieri per la protezione del patrimonio culturale. Tra i pezzi esposti ci sara’ un rilievo da Palmira, dipinti rinascimentali, anfore antiche e un codice miniato. Nel quadro della coalizione Unite4Heritage (U4H) lanciata nel 2015, l’Italia ha presentato i testi delle risoluzioni che hanno condotto all’adozione in ambito UNESCO della Strategia per la protezione della cultura e la promozione della diversità culturale. In tale contesto, ha costituito nel 2016 una Task Force nazionale U4H, i “caschi blu per la cultura”, composta da Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale (TPC) e esperti civili, che è stata messa a disposizione dell’UNESCO per interventi di protezione del patrimonio culturale in situazioni di crisi.
Personale della Task Force è già stato impegnato in Iraq in trenta distinte attività di formazione a favore di unità del Ministero degli Interni e del Ministero della Cultura e delle Antichità iracheni, formando più di 850 unità e oggi sta continuando ad operare in missioni di lunga durata a Baghdad ed Erbil. A pochi mesi dalla sua istituzione, la Task Force italiana è stata chiamata a intervenire anche in Italia centrale nelle località colpite dal terribile terremoto avvenuto nel 2016, nonché nell’isola di Ischia a seguito del sisma verificatosi nell’agosto del 2017. L’impegno del team è stato finalizzato a mettere in sicurezza beni culturali provenienti da chiese, musei, palazzi pubblici o abitazioni pericolanti o parzialmente distrutti, a rischio di ulteriore danneggiamento, ad individuare luoghi sicuri per depositare tali beni e a coordinarne il trasporto.
La task force svolge attività investigative finalizzate all’individuazione degli autori dei reati commessi in danno del patrimonio culturale e al recupero dei beni illecitamente sottratti, anche esteri; monitora i siti archeologici terrestri e marini, nonché le aree di interesse paesaggistico e i siti ‘Patrimonio Mondiale’ dell’UNESCO; controlla le attività commerciali di settore e la compravendita di beni culturali, verifica le misure di sicurezza anticrimine di musei, biblioteche e archivi; gestisce la ‘Banca Dati dei Beni Culturali Illecitamente Sottratti’ . (@OnuItalia)