MOCHA, 15 NOVEMBRE – Intervenendo sugli effetti di una guerra che appare sempre più dimenticata, Medici senza Frontiere ha denunciato che un ospedale gestito dall’organizzazione a Mocha, in Yemen sudoccidentale, è stato parzialmente distrutto durante un attacco aereo che ha colpito gli edifici circostanti, tra cui un deposito militare.
Al momento dell’attacco, nella struttura c’erano circa 30 pazienti e 35 membri dello staff. Fortunatamente non ci sono state vittime e tutti sono stati rapidamente evacuati. La maggior parte dei pazienti stabili ha potuto lasciare l’area in modo autonomo, mentre alcuni pazienti critici, tra cui due bambini appena nati, sono stati trasferiti in un altro ospedale in città.
Nell’attacco, l’ospedale è stato gravemente danneggiato, la farmacia è stata incendiata e gli uffici sono stati distrutti, mentre devono ancora essere valutati i danni ad alcuni edifici tecnici tra cui quello che ospitava il generatore di corrente.
In questo momento le attività mediche sono state sospese e parte dell’équipe medica verrà trasferita ad Aden. Dato il rischio di ordigni inesplosi, sarà necessario sminare l’area prima che possa riprendere qualunque attività.
La localizzazione dell’ospedale era stata preventivamente comunicata a tutte le parti in conflitto e alle autorità ed era ben nota a tutti gli attori nell’area da quando è stato aperto l’ospedale, nell’agosto 2018.
Con l’ospedale fuori uso, tutte le persone nell’area sono rimaste prive di cure mediche fondamentali, spesso salvavita.
MSF ha aperto l’ospedale di Mocha nel 2018 per fornire cure chirurgiche d’urgenza ai pazienti feriti a causa del conflitto o per altre emergenze chirurgiche, come i tagli cesarei in caso di parti con complicanze. L’ospedale, che ospitava 35 posti letto, è l’unico ospedale civile a fornire gratuitamente questi servizi medici nell’area di Mocha. Dall’inizio dell’anno sono stati 1.787 i pazienti ricoverati e 2.476 gli interventi chirurgici effettuati, compresi 201 parti cesarei. L’ong lavora in Yemen dal 1986. Attualmente è presente in 12 ospedali e fornisce supporto a oltre 20 strutture sanitarie situate in 11 governatorati: Abyan, Aden, Amran, Hajjah, Hodeidah, Ibb, Lahj, Saada, Sanaa, Shabwah e Taiz.