MILANO, 23 OTTOBRE – Dove si combatte, quali motivazioni portano a crisi, guerre e conflitti di alta o bassa intensità ma anche dove si sta provando a passare da uno stato di non-guerra alla pace vera e propria: tutto questo ed altro è contenuto nella nona edizione dell’Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo, che viene presentata oggi a Milano.
L’appuntamento, con il titolo ‘Conflitti e spazio umanitario’ organizzato da INTERSOS e Associazione 46mo Parallelo, intende far conoscere l’Atlante come strumento di informazione per una cittadinanza attiva che, come fanno le mappe geografiche, orienti il pensiero e l’azione nella direzione della pace. Nell’edizione di quest’anno un focus speciale sull’organizzazione degli interventi umanitari in aree di guerra e sulla crisi della Repubblica Centrafricana si deve proprio al sostegno di Intersos.
”La collaborazione con INTERSOS – spiega Raffaele Crocco, Direttore dell’Atlante – non fa che rendere sistematico e strutturato un flusso informativo di cui, da un lato, l’organizzazione aveva già un ingente patrimonio e un enorme potenziale da offrire: i suoi operatori sono là, sul terreno, nelle situazioni di tensione, di crisi umanitaria, di guerra aperta. Sono testimoni diretti e voce potenziale di ciò che sta accadendo. Non solo: il loro punto di vista ideale sugli accadimenti è proprio quello dell’Atlante, ossia lo sguardo sui conflitti e sulle emergenze del pianeta con un’attenzione prioritaria verso chi questi conflitti e queste emergenze subisce, alle vittime, agli sfollati, ai civili che vedono la loro vita stravolta da eventi che non hanno voluto né deciso; inoltre, è comune la volontà di raccontarli con l’ottica di chi si batte perché questi conflitti e queste emergenze non vi siano più”.
Per i curatori l’Atlante scrive delle guerre ”perché un giorno l’Atlante non sia più necessario. Anche raccontare l’insensatezza e le atrocità dei conflitti può e deve aiutare a costruire una cultura di pace”.
Konstantinos Moschochoritis, Segretario Generale di INTERSOS, rileva che, ”unica del nostro Paese a occuparsi in modo specialistico ed esclusivo di emergenze, INTERSOS è presente in 18 Paesi, che rappresentano altrettante crisi belliche e umanitarie fra le più gravi del pianeta. Questa peculiare caratteristica della nostra organizzazione rende facilmente comprensibile il fatto che fosse quasi naturale che L’Atlante e Intersos si cercassero e si incontrassero”. (@OnuItalia)