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domenica, Novembre 3, 2024

Youth Delegates Italiani all’Asseblea Generale: giovani e tutela dei beni culturali nel loro discorso all’Assemblea Generale

NEW YORK, 3 OTTOBRE- Simone Mostratisi e Giulia Parenti, i due nuovi Youth Delegates Italiani, hanno messo la tutela dei beni culturali, in tutte le loro forme “dai monumenti alle tradizioni immateriali” al centro del loro intervento in Terza Commissione dell’Assemblea Generale. “I beni culturali permettono ai giovani di relazionarsi contemporaneamente al future e al passato, creando così una nuova realtà in cui i giovani diventano veri protagonisti nella ricerca di soluzioni alla crisi climatica, pace, sicurezza e crescita economica,” hanno detto Giulia e Simone parlando in capacita’ nazionale e illustrando come il coinvolgimento dei giovani nella tutela dei beni culturali puo’ essere una chiave per un multilateralismo efficace: “Le differenze culturali possono essere una fonte di conflitto, ma se i giovani, attraverso la promozione dei beni culturali, acquisiscono un’intesa reciproca si potranno prevenire conflitti e rendere noi giovani protagonisti nello sviluppo e nella consolidazione di pace.”

I delegati italiani hanno affermato il loro impegno nel rendere questa tematica centrale al loro mandato: “L’idea dei beni culturali come strumento che i giovani possono sfruttare per promuovere lo sviluppo, la pace, sicurezza e crescita economica sarà al nucleo del nostro lavoro all’Onu”.

La tutela dei beni culturali è una tematica importante per l’Italia. Come ricordato da Giulia e Simone all’Assemblea, l’Italia “ha sempre posto la cultura al centro della sua Agenda per la Pace e la Sicurezza, promuovendo -assieme alla Francia- la risoluzione 2347 al Consiglio di Sicurezza: la prima della sua specie ad essere adottata, in cui veniva affrontata la distruzione ed il traffico di beni culturali durante i conflitti armati. L’Italia ha appoggiato iniziative come la campagna dell’UNESCO “Unite4Heritage”. E’ stata anche il primo Paese al mondo ad avere creato un’unità di polizia dedicata alla protezione dei beni culturali, Il Nucleo dei Carabinieri per la Protezione dei Beni Culturali, che lavora a stretto contatto con più organizzazioni internazionali pertinenti.

Simone e Giulia aspirano ad un ruolo centrale per i giovani del mondo: “I giovani posso essere un vettore principale per le promozione di una cultura di pace e dialogo… Se guidiamo questa ricerca dinamica per la tutela dei beni culturali, una dinamica caratterizzata da scambi giovanili, iniziative e dialogo sulla base di un nostro lavoro con i musei, l’arte, lo sport e programmi per l’azione ambientale, possiamo costruire un mondo libero dal pregiudizio ed ogni forma di discriminazione.” (SB)

 

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