GINEVRA, 30 SETTEMBRE – Il Terzo Congresso Straordinario dell’Unione Postale Universale si e’ concluso a Ginevra con soddisfazione da parte dell’Italia per l’accordo raggiunto su una transizione graduale degli incrementi tariffari e la tutela dei diritti del remailing.
L’Italia – indica su Twitter la Rappresentanza Permanente a Ginevra – ha anche espresso soddisfazione per la “positiva decisione degli Stati Uniti di restare parte dell’organizzazione dell’Onu specializzata per i servizi postali”. L’UNU conta 192 membri. Washington aveva annunciato l’anno scorso l’intenzione di ritirarsi ma ha cambiato idea dopo l’approvazione di un compromesso che permette agli Stati Uniti di fissare le sue tariffe postali interne.
Il principale timore dell’amministrazione Usa era per la scala delle tariffe che permettevano alla Cina, la seconda economia del mondo, di usufruire delle tariffe inferiori a disposizione dei paesi in via di sviluppi. Di conseguenza aziende manifatturiere in Cina erano in grado di pagare molto meno di quel che costa alle controparti americane spedire un pacco da Los Angeles a New York.
L’intesa raggiunta permette agli Usa di cominciare a fissare le sue tariffe a luglio e ad altri paesi che ricevono oltre 75 mila tonnellate di posta all’anno di cominciare a rivedere al rialzo le proprie nel gennaio 2021. L’accordo e’ meno dirompente di quanto proposto da Washington che avrebbe creato libertà totale di modificare le tariffe. Il nuovo sistema crea una soglia basata sul volume in base alla quale paesi possono autodichiarare le tariffe e una serie di controlli sul processo.
L’adozione della nuova formula e’ stata salutata con un applauso da delegati di circa 140 paesi. Il giorno prima il capo dell’UPU Bishar Hussein aveva messo in guardia che un ritiro degli Usa avrebbe creato il caos nel sistema postale internazionale. (@OnuItalia)