NEW YORK, 9 SETTEMBRE – “In scenari di sicurezza in continua evoluzione, il peacekeeping resta uno strumento fondamentale.” Lo ha ricordato il Vice Rappresentante Permanente italiano alle Nazioni Unite a New York, Ambasciatore Stefano Stefanile, durante il dibattito di oggi in Consiglio di Sicurezza sulle operazioni di pace dell’ONU.
“L’Italia, primo contributore di caschi blu tra i paesi occidentali e tra i principali finanziatori del peacekeeping, e’ particolarmente consapevole delle complesse sfide che le operazioni di pace sono chiamate ad affrontare. Per questo, siamo stati tra i primi firmatari della Dichiarazione d’Impegni Condivisi sul Peacekeeping, promossa nel 2018 dal Segretario Generale per migliorare la performance e l’efficienza delle operazioni.”
Stefanile ha sottolineato che l’importanza di investire su addestramento e formazione. “L’Italia e’ in prima fila in questo ambito, grazie all’expertise di un centro d’eccellenza come il COESPU di Vicenza”, ha detto il vice rappresentante permanente italiano: “Occorre inoltre lavorare per aumentare il numero e il ruolo delle donne nelle missioni di peacekeeping e continuare a fornire alle operazioni di pace le nostre migliori truppe e gli equipaggiamenti piu’ avanzati, vegliando al tempo stesso sul rispetto degli standard di condotta. A questo riguardo, sosteniamo la politica di tolleranza zero nei confronti dello sfruttamento sessuale e siamo i primi contributori del Fondo dell’ONU per le vittime di questi abusi.”
L’Ambasciatore Stefanile ha anche ricordato l’impegno dell’Italia per la riduzione dell’impatto ambientale delle missioni di pace, obiettivo cui il nostro paese contribuisce anche in veste di fondatore e copresidente del pertinente Gruppo di Amici in ambito ONU. (@OnuItalia)