GINEVRA, 21 AGOSTO – Fino al 23 agosto i rappresentanti di circa 180 Nazioni tra cui l’Italia discuteranno a Ginevra nella 18esima Conferenza delle Parti della Convenzione ONU sul Commercio internazionale delle Specie minacciate di Estinzione (CITES) l’adozione di misure supplementari per la loro protezione.
”Gli accordi non sono più un’opzione – ha detto Ivonne Higuero, Segretaria generale CITES – tutti ne hanno preso atto nel rapporto della Piattaforma intergovernativa di Politica scientifica in materia di biodiversità e servizi ecosistemici (IPBES): la valutazione conferma che il pericoloso declino della natura non ha precedenti, il tasso di estinzione della fauna selvatica sta accelerando e gli esperti affermano che sino a un milione di specie sono ora minacciate”.
Tra le questioni affrontate il commercio di avorio: “Sono molto preoccupato per la prospettiva di ulteriori vendite delle scorte di avorio – ha spiegato Matthew Collis, Direttore Politico del Fondo internazionale per il benessere degli Animali (IFAW) – l’ultima risale al 2008 e il decennio seguente abbiamo perso centinaia di migliaia di elefanti della savana, il 60% degli elefanti della foresta in Africa, ciò è stato principalmente dovuto al fatto che questi mercati legali hanno aperto strade ai criminali per trasportare avorio illegalmente e venderlo”.
Le misure da intraprendere mirano a rendere sostenibile il commercio internazionale di specie selvatiche e a contrastarne il commercio illegale: l’Unione Europea insiste per un’attuazione più efficace delle norme in vigore.
L’Italia partecipa ai lavori della conferenza con una folta delegazione guidata dal Colonnello Massimiliano Conti e composta da funzionari del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Un approfondimento sugli obiettivi della Convenzione e sulla sua applicazione in Italia, nel contesto dell’ordinamento dell’Unione Europea è disponibile sul sito web del Ministero dello Sviluppo Economico. Ulteriori informazioni sulla 18ma Conferenza degli Stati Parte è disponibile sul sito web della Convenzione stessa.
Nel corso della COP verranno esaminate le 56 nuove proposte inviate dai Paesi Membri per modulare il livello di protezione che la CITES offre a specifiche specie di animali e piante che sono oggetto di commercio internazionale. Molte di queste proposte hanno come obiettivo quello di assicurare che il commercio di specie a rischio rimanga sostenibile tramite l’emissione di permessi di commercio gestiti dalla CITES. Altre proposte sotto esame, invece, raccomandano il divieto assoluto di commercio per quelle specie a rischio di estinzione ed elencate in una lista opportunamente e continuamente aggiornata.
Questo lavoro di catalogazione in base al pericolo di estinzione pare ancora più importante dopo la recente pubblicazione di rapporti che confermano che il numero di specie e di ecosistemi nel globo è in rapido declino è uno dei principali responsabili diretti di questo fenomeno è il sovrasfruttamento di organismi viventi (includendo caccia e pesca di frodo e deforestazione illegale).
Le nuove regole considerate nella presente COP della CITES coprono un vasto panorami di mammiferi, uccelli, rettili, anfibi, alberi ed altre piante. Nel documento di visione programmatica presentato all’apertura dei lavori è previsto che “entro il 2030 tutto il commercio internazionale della flora e fauna selvatica sarà legale e sostenibile, compatibile con la conservazione a lungo termine delle specie e quindi in grado di contribuire ad arrestare la perdita in biodiversità”.
(@OnuItalia)