BAKU, 6 LUGLIO – La Valle dei Templi di Bagan, in Myanmar, e’ Patrimonio dell’umanita’. I celebri e antichi templi asiatici sono stati inclusi oggi nella lista della World Heritage dal Comitato dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura riunito a Baku. Un successo ottenuto anche con l’aiuto della Cooperazione italiana.
Il contributo italiano al Patrimonio Culturale del Myanmar ha avuto inizio nel 2011 e ammontava nel 2015 a 1,4 milioni. di dollari. I progetti, attuati dall’UNESCO, hanno consentito al Ministero della Cultura di preservare importanti siti del proprio patrimonio culturale (le Antiche Città di Pyu e l’area archeologica di Bagan). Queste operazioni sono state rese possibili anche grazie all’expertise di due rinomate organizzazioni quali l’ICCROM e la Fondazione Lerici e in questo modo sono state gettate le basi per la nomina di Bagan a Patrimonio dell’Umanità. Successivamente, dopo il devastante terremoto che ha colpito nel 2016 il paese, l’Italia si è impegnata al fianco del Myanmar a sostegno del suo patrimonio culturale anche attraverso il progetto “Sustainable destination plan for the ancient cities of upper Myanmar” realizzato dalle Università di Firenze e di Mandalay in collaborazione con la Cooperazione Italiana, e i Ministeri birmani del Turismo, della Pianificazione e delle Finanze, e della Cultura.
A Bagan, antica capitale di vari regni dell’ex Birmania, uno dei siti archeologici più ricchi del Sud-Est asiatico, il sisma aveva distrutto o danneggiato decine di templi. A dare una mano, scavando tra la macerie, recuperando e mettendo in sicurezza pezzi di storia, c’e’ stato anche l’ambasciatore italiano in Myanmar Pier Giorgio Aliberti, in un impegno inserito nel quadro di sostegno alla conservazione e promozione del patrimonio culturale del Paese portata avanti dall’Italia da diversi anni, anche in funzione della candidatura dei tesori di Bagan alla lista del patrimonio dell’umanità dell’Unesco.
Removing debris after quake in Bagan: #Italy is 100% committed to help #Myanmar preserving its #culturalheritage! pic.twitter.com/Gku3quUaZE
— Giorgio Aliberti (@gioali65) September 5, 2016
A Bagan, antica capitale di vari regni dell’ex Birmania, uno dei siti archeologici più ricchi del Sud-Est asiatico, il sisma ha distrutto o danneggiato decine di templi. A dare una mano, scavando tra la macerie, recuperando e mettendo in sicurezza pezzi di storia, l’ambasciatore italiano in Myanmar Pier Giorgio Aliberti. Il suo impegno si inserisce in una posizione di sostegno alla conservazione e promozione del patrimonio culturale del Paese portata avanti dall’Italia da
Bagan è una delle aree più sacre della Birmania e di tutta l’Asia in generale. Nella Valle dei Templi, una pianura verde di 40 km quadrati, i sovrani birmani hanno costruito nell’arco di 250 anni, tra l’XI e il XII secolo, circa 13.000 templi di varie dimensioni. Si calcola che attualmente solo 2.500 templi siano ancora in piedi, e sono sotto controllo per cercare di tutelarli. Tiziano Terzani ha scritto una volta che Bagan è uno di quei luoghi che “ti rende fiero di appartenere alla razza umana”. (@OnuItalia)