GINEVRA, 18 giugno – Miliardi di persone non hanno diritto all’acqua potabile, uno su tre non può nemmeno lavarsi le mani o bere un bicchiere d’acqua sicura: Unicef e OMS lanciano con il rapporto ”Progress on drinking water” un nuovo allarme che punta i riflettori sulle disuguaglianze nell’accesso alle risorse di acqua.
Se per l’Unesco il diritto all’acqua potabile e’ negato a miliardi di persone per gli organismi dell’Onu che si occupano di infanzia e samità una persona su tre non ha accesso all’acqua potabile sicura, ben 4,2 miliardi non dispongono di servizi igienici sicuri, per 3 miliardi di persone, inoltre, non è possibile neppure lavarsi le mani disponendo di acqua e sapone in casa.
La fotografia scattata da Unicef e Oms nel rapporto è una denuncia durissima sulla gestione delle risorse nel mondo e sul mantenimento delle disuguaglianze. ”Più della metà del mondo – affermano – non ha accesso a servizi igienico-sanitari sicuri… e il mero accesso all’acqua non basta. Se è sporca o insicura, non stiamo aiutando i bambini a livello globale”, afferma Ann Naylor dell’Unicef.
“Se i vari paesi falliranno negli sforzi per garantire acqua sicura e servizi igienico-sanitari – ha avvertito Maria Neira, Director Department of Public Health dell’Organizzazione mondiale della Sanità – continueremo a convivere a malattie che già da tempo avrebbero dovuto essere elencate nei libri di storia: malattia come diarrea, colera, tifo, epatite A e malattie tropicali dimenticate. Investire in acqua, sanità e igiene è vantaggioso per la società sotto molteplici aspetti ed è – rileva – una base essenziale per la salute pubblica”.