GINEVRA, 17 MAGGIO – La lettera inviata all’Italia dal capo delle procedure speciali dell’ufficio Onu per i diritti umani, Beatriz Balbin, “riceverà da parte del Governo la dovuta attenzione, in coerenza con il tradizionale rispetto degli impegni internazionali e dell’assoluta tutela dei diritti umani”. Confermando di aver ricevuta la missiva, inviata anche al Ministero dell’Interno, il Ministro degli Affari Esteri, Enzo Moavero Milanesi, precisa che “la lettera contiene una richiesta di chiarimenti circa due recenti direttive del Ministero dell’Interno in materia di sicurezza delle frontiere e di immigrazione illegale; inoltre, esprime alcuni rilievi di preoccupazione con riguardo alla bozza del cosiddetto ‘decreto sicurezza-bis’, non ancora discusso dal Consiglio dei Ministri” che potrebbe essere messo ai voti lunedi’.
Nel mezzo di crescenti tensioni nel governo e a pochi giorni ormai dalle elezioni europee, l’Alto Commissariato per i Diritti umani delle Nazioni Unite (Ohchr)
ha criticato le politiche migratorie del Viminale di Matteo Salvini e in particolare il decreto sicurezza bis che “violano i diritti umani”. La lettera, dieci pagine di considerazioni di sei relatori esperti dell’Alto commissario in materia di diritti umani, razzismo, tortura e trattamenti inumani, tratta di donne e bambini, intolleranza e xenofobia, chiede al governo di assumere “misure ad interim” per “fermare le violazioni” ed “evitare che si ripetano”. Nello specifico, si chiede al governo di ritirare le circolari di Salvini contro la nave Mare Jonio e di bloccare il provvedimento che multa le Ong che effettuino soccorsi in mare. Il decreto sicurezza bis, a giudizio degli esperti delle Nazioni Unite, “è potenzialmente in grado di compromettere i diritti umani dei migranti, inclusi richiedenti asilo e le vittime o potenziali vittime di detenzione arbitraria, tortura, traffico di esseri umani e altre gravi violazioni dei diritti umani”. Una copia della missiva è stata recapitata “per conoscenza” anche al governo libico e all’Unione Europea.
“Siamo profondamente preoccupati per queste direttive – si legge nella lettera dell’Ohchr – che non sono basate su alcuna sentenza della competente autorità giuridica” e che appaiono agli occhi delle Nazioni Unite come “l’ennesimo tentativo di criminalizzare le operazioni ‘search and rescue’ delle organizzazioni civili”, oltre a “intensificare il clima di ostilità e xenofobia nei confronti dei migranti”. (@OnuItalia)