NEWYORK, 17 MAGGIO – “I flussi finanziari illeciti costituiscono un reale ostacolo per lo sviluppo e colpiscono soprattutto le fasce sociali più vulnerabili. Il Documento Finale del Forum sul Finanziamento dello Sviluppo, che l’Italia ha facilitato, prevede espressamente l’esigenza di intensificare le misure di contrasto ai flussi finanziari illeciti.” Così l’Ambasciatore Stefano Stefanile, Vice Rappresentante Permanente italiano alle Nazioni Unite a New York, nel suo intervento alla riunione di alto livello dell’Assemblea Generale ONU sul contrasto ai flussi finanziari illeciti.
“L’Italia è attivamente impegnata nel contrasto alla corruzione, al crimine organizzato e al riciclaggio di denaro e sostiene la cooperazione internazionale in questo settore”, ha detto Stefanile in Assemblea Generale: “Ci siamo dotati di un quadro normativo in linea con le convenzioni internazionali e di istituzioni che vantano approfondita esperienza e procedure innovative in materia confisca di beni di origine illecita e loro riutilizzo a fini sociali.”
L’Italia offre assistenza tecnica a livello internazionale in collaborazione con le Agenzie ONU attraverso una cooperazione di lungo corso con UNODC e la recente firma del Memorandum tra la Guardia di Finanza e l’Ufficio ONU per il Contrasto al Terrorismo per la formazione di ufficiali provenienti dai paesi in via di sviluppo. Tra pochi giorni a Roma (27-29 maggio) la Farnesina, in partenariato con UNDESA e IDLO, ospiterà la conferenza preparatoria sulla revisione dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 16, che si prefigge lo sviluppo di istituzioni trasparenti per la pace e la giustizia: Stefanile ha osservato che “arà un momento importante di riflessione e dibattito in cui l’Italia porterà il suo contributo in vista del dialogo politico di alto livello sull’Agenda 2030 che si terrà a luglio al Palazzo di Vetro.” (@OnuItalia)