ROMA, 29 APRILE – Dall’UNESCO a Roma: “Ospitare in Italia le Organizzazioni Internazionali protagoniste dell’agroalimentare e della lotta alla fame è per noi motivo di grande orgoglio e responsabilità”, ha detto Vincenza Lomonaco, da oggi nuova Rappresentante Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite a Roma.
Nata a Praia a Mare (Cosenza) nel 1957, Lomonaco si laurea in scienze politiche ed entra in carriera diplomatica nel 1982. Il primo incarico è alla Direzione Generale Affari Politici alla Farnesina. Nel 1987 è Secondo segretario alla Santa Sede, dove rimane fino al 1989, anno in cui assume le funzioni di Console a Montreal. Nel 1993 torna a Roma, alla DG Relazioni Culturali, dove con diversi incarichi rimane fino al 1999.
Nel 2001 è Capo della Segreteria particolare del Sottosegretario di Stato; tre anni dopo è posta fuori ruolo per prestare servizio presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri quale Consigliere Diplomatico del Ministro per la Funzione Pubblica. Nel 2006 è alle dirette dipendenze del Direttore Generale per gli Italiani all’estero e le Politiche Migratorie; quindi, sempre alla Farnesina, diventa prima Vice Direttore Generale per la Promozione e la Cooperazione Culturale e poi, nel 2010, Vice Direttore Generale per la Promozione del Sistema Paese con funzioni vicarie/Direttore Centrale per la promozione della cultura e della lingua italiana.
Tre anni dopo, è Capo della Rappresentanza permanente presso l’UNESCO a Parigi. Nel 2016 viene confermata presso la stessa sede con funzioni di Ministro, accreditata in qualità di Rappresentante Permanente presso l’UNESCO, con titolo e rango di Ambasciatore. Nell’ottobre 2018 torna a Roma, alle dirette dipendenze del Direttore Generale per la Cooperazione allo Sviluppo, incarico che ora lascia per le Nazioni Unite. (@OnuItalia)