NEW YORK, 12 MARZO – Stop alle mutilazioni genitali femminili. A margine della 63esima sessione della Commissione sulla Condizione Femminile, l’Italia ha organizzato assieme a UNWOMEN, UNFPA, UNICEF, Burkina Faso, Indonesia, Egitto e Gambia, un evento dedicato alla lotta per l’eliminazione di questa pratica cosi’ come di quella dei matrimoni precoci.
“La condanna delle mutilazioni genitali femminili da parte dell’ONU e l’inclusione dell’obiettivo dell’eliminazione di ogni pratica dannosa tra quelli dell’Agenda 2030 rappresentano un punto di svolta reso possibile dalla lunga battaglia condotta da alcuni paesi- tra cui l’Italia- e dalla società civile, a difesa dei diritti delle donne. Siamo qui oggi per ribadire l’importanza di non abbassare la guardia, ma anzi di intensificare gli sforzi e le azioni per raggiungere l’obiettivo di Zero Nuovi Casi entro il 2030.” ha affermato Laura Menicucci, rappresentante del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri intervenuta a nome dell’Italia.
“L’Italia continua a credere fortemente nella lotta per sradicare definitivamente questa piaga, dispiegando la sua azione a livello multilaterale e con iniziative bilaterali nel quadro delle sue attività di cooperazione allo sviluppo. A livello nazionale, il nostro Paese si è dotato nel 2006 di una specifica legge contro le mutilazioni genitali femminili che criminalizza queste pratiche e prevede prevenzione e assistenza alle vittime. Siamo impegnati ad assistere gli operatori di settore, con indicatori e linee guida per individuare e gestire situazioni a rischio, ed a proseguire l’opera di sensibilizzazione con una campagna mirata. Il Piano Strategico Nazionale sulla Violenza contro le Donne 2017-2020 rivolge inoltre specifica attenzione alle donne vittime di MGF”.
L’evento al Palazzo di Vetro e’ stato organizzato accanto alla mostra fotografica co-sponsorizzata dall’Italia allestita nell’atrio dei visitatori. Se ne parlerà anche domani all’UNICEF in un panel organizzato da Italia, Burkina Faso, Canada, Zambia, UNICEF, UNFPA e UN Women su come accelerare l’eliminazione di pratiche nocive per raccogliere le potenzialità’ offerte dal dividendo demografico in Africa. (@OnuItalia)