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giovedì, Novembre 21, 2024

Francia e Germania, presidenze “congiunte” del CdS in marzo e aprile

NEW YORK, 1 MARZO – Dopo lo “split seat” tra Italia e Olanda, un nuovo esperimento di collaborazione tra paesi europei in Consiglio di Sicurezza. In vista delle rispettive presidenze di turno “contigue” del Consiglio in marzo e aprile, Francia e Germania hanno deciso di coordinare gli sforzi preparando un programma di lavoro congiunto per i prossimi due mesi.

“L’accordo sulla presidenza ‘congiunta’ permettera’ ai nostri paesi di concentrarsi sulle nostre priorita’ e su quelle della Unione Europea”, si legge sul sito della missione francese all’Onu che sintetizza l’agenda comune: protezione del personale umanitario e rispetto del diritto umanitario internazionale, risoluzione dei conflitti e impegno per la pace, difesa dei diritti delle donne e una presenza rafforzata delle donne nei processi di pace.

“Non e’ una co-presidenza. Ciascun Paese assumera’ le prerogative della sua presidenza secondo le regole del Consiglio di Sicurezza”, precisa d’altra parte la Francia che detiene un seggio permanente in Consiglio con diritto di veto e presiedera’ nel mese di marzo. La Germania, che aspira a un seggio permanente in un Consiglio di Sicurezza allargato, e’ stata eletta per il biennio 2019-2020 e assumera’ la presidenza di turno in aprile. Ma in un incontro con la stampa al Palazzo di Vetro, il Rappresentante Permanente di Parigi Francois Delattre ha definito l’Innovativa e pragmatica” iniziativa “il primo passo in una partnership franco-tedesca a New York”. Delattre ha suggerito che la “filosofia” dietro la presidenza “gemella” e’ “una difesa del multilateralismo e dei valori europei”. Eravamo nemici, ora siamo amici, ha detto il suo collega tedesco Christoph Heusgen.

L’accordo della presidenza “gemella” tra i due Paesi europei fa seguito a quello tra Italia e Olanda che si sono divisi un seggio non permanente in Consiglio nel 2017 e 2018. Fa anche seguito al cosiddetto “Trattato di Aquisgrana” tra Francia e Germania del scorso gennaio in cui in un capitolo dedicato alla sicurezza e alla difesa, Parigi e  Berlino dichiarano ad che “l’ingresso della Germania come membro permanente del Consiglio di Sicurezza dell’Onu è una priorità della diplomazia franco-tedesca” e che i due partner si impegnano a spendersi nelle Nazioni Unite “per gli interessi dell’Europa” e a rappresentarne le “posizioni”.

Sull’argomento aveva replicato il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, denunciando una retorica europeista che nasconde il perseguimento di interessi nazionali: “E dall’inizio degli anni Novanta del secolo scorso che abbiamo aderito all’idea di attribuire un seggio all’Unione Europea, e non a uno degli Stati membri”, “e invece, qualche giorno fa ci siamo ritrovati con la firma del trattato di Aquisgrana tra Berlino e Parigi. Il seggio permanente alla Germania, in quel Trattato, è indicato come una priorità”.

Oggi, nell’informare i giornalisti dell’Onu sulla posizione della Francia in materia di riforma del Consiglio, il Rappresentante Permanente Francois Delattre ne ha elencato i principi guida: “Uscire dal pilota automatico. La chiave e’ l’apertura”, e dunque “allargamento del Consiglio, partnerariati, coinvolgimento della società civile”.   (@OnuItalia)

Alessandra Baldini
Alessandra Baldinihttps://onuitalia.com
Alessandra Baldini e’ stata la prima donna giornalista parlamentare per l’Ansa, poi corrispondente a Washington e responsabile degli uffici Ansa di New York e Londra. Dirige OnuItalia.

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