ROMA, 28 DICEMBRE – Ius soli: AOI, CINI e Link 2007 scrivono in extremis al presidente della Repubblica Sergio Mattarella a nome delle organizzazioni di solidarietà e cooperazione internazionale che aderiscono alle loro reti, impegnate nel mondo e in Italia per sconfiggere ogni forma di povertà e di ingiustizia, violenza, negazione di diritti e per assicurare aiuto umanitario ed accoglienza.
“Caro Presidente, Le chiediamo un sostegno atto a rafforzare il messaggio chiaro e diretto che ci ha trasmesso Papa Francesco il giorno di Natale: “E’ Gesù che dà a tutti noi il documento di cittadinanza”. Come possiamo negare tale atto alle tante bambine e ai tanti bambini, a ragazze e ragazzi nati in questa nostra Italia democratica da genitori stranieri? Riteniamo sia un atto di civiltà e di giustizia tentare fino in fondo di portare in votazione lo “Ius Soli” in Senato, con la speranza che venga approvato”, scrivono le reti delle Ong chiedendo di rimandare di qualche giorno lo scioglimento delle Camere affinché questo tentativo sia percorribile.
“Ci dia una speranza, le cui ragioni sicuramente Lei sarà in grado grado saggiamente di spiegare al popolo italiano nel Suo messaggio di auguri del 31 dicembre”, aggiungono le Ong augurando al Capo dello stato “un 2018 di serenità e giustizia”. La lettera e’ firmata da Silvia Stilli, portavoce AOI, Paolo Dieci, presidente Link 2007 e Raffaele Salinari, presidente di CINI.
L’appello e’ caduto nel vuoto. In serata il capo dello Stato ha sciolto le Camere. Si andrà al voto il 4 marzo, la data suggerita dal Consiglii dei Ministri. Ieri e anche oggi il premier Paolo Gentiloni aveva preannunciato la fine della diciassettesima legislatura. “Il modo migliore per archiviare lo Ius soli per molti anni sarebbe stato quello di farlo bocciare. Sono convintissimo dell’importanza di questa norma, e sappiamo che il futuro si gioca sulla nostra capacità di non escludere e di non respingere, perché chi semina esclusione e respinge raccoglie odio. Ma non abbiamo avuto i numeri, non ci siamo riusciti. Vi assicuro che da parte del governo non ci sono mai state incertezze, purtroppo c’era la certezza sulla mancanza dei numeri”, ha detto oggi Gentiloni. (@OnuItalia)