MILANO, 7 MAGGIo – Le Nazioni Unite per la prima volta partecipano alla Triennale di Milano. La United Nations SDG Action Campaign (Campagna d’Azione delle Nazioni Unite sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile) e’ inclusa nella 24a Esposizione Internazionale della Triennale con il Padiglione “Realtà Parallele”, un viaggio dalla dura realtà delle disuguaglianze alla speranza, alla trasformazione e all’azione.
“Realtà parallele” è più di una mostra d’arte: è una chiamata all’azione per costruire società più eque. Il padiglione, concepito come uno spazio immersivo in cui l’opera dell’artista turco Uğur Gallenkuş mostra le fratture nelle nostre società, vuole stimolare il passaggio dalla consapevolezza all’azione contro le disuguaglianze che stanno destabilizzando l’umanità.
Il padiglione si apre con i collage dell’artista che esplorano a livello globale il netto divario tra privilegio e oppressione, intrecciando i temi della disuguaglianza economica e dell’esclusione, dell’ingiustizia climatica e della mancanza di accesso a un’alimentazione sana, nonché della disuguaglianza di genere, offrendo una prospettiva cruda e senza fronzoli sulla complessità dell’esperienza umana. Ogni collage è un potente commento sulla condizione di frattura delle società umane e sull’urgente necessità di un cambiamento sistemico. La disuguaglianza sistemica rimane, infatti, una delle grandi sfide del mondo, profondamente radicata in barriere storiche e strutturali che perpetuano l’esclusione nelle società.
“Realtà parallele non è solo una mostra; è un appello urgente a ripensare i sistemi che perpetuano le disuguaglianze nel mondo”, afferma Marina Ponti, Direttrice Globale della UN SDG Action Campaign. “Questo Padiglione è una dimostrazione del potere dell’arte, della narrazione e dell’azione collettiva nell’affrontare le questioni più urgenti del nostro tempo”.
“Attraverso le mie opere, voglio rendere visibile l’invisibile e contrapporre il privilegio di alcuni alla sofferenza di altri”, ha spiegato Gallenkuş. “Realtà Parallele mette in risalto l’interconnessione dei nostri mondi e mette in luce l’importanza dell’empatia per guidare il cambiamento”.
I changemaker di Hope in Action
Il percorso continua con la sezione Hope in Action, dove i visitatori incontrano i changemaker, individui che ogni giorno si battono per l’uguaglianza e la giustizia mostrando al visitatore le possibilità di speranza e cambiamento, e ascoltano le loro storie attraverso un coinvolgente racconto multimediale. Il percorso termina con un invito ai visitatori di passare dalla riflessione all’azione tramite la piattaforma interattiva UN Act Now che unisce arte e tecnologia per modificare i comportamenti individuali e per costruire società più giuste e più sostenibili.
Nel Padiglione Realtà Parallele l’arte si trasforma in speranza che ispira all’azione che apre nuove possibilità, dimostrando che il mondo che immaginiamo è a portata di mano. Unendo design e narrazione, il Padiglione trasmette cosi’ un messaggio fondamentale: “Insieme, scegliamo la speranza. Insieme, agiamo. Insieme, possiamo creare un futuro in cui nessuno sia lasciato indietro”.
La 24a Esposizione Internazionale della Triennale di Milano
La 24a Esposizione Internazionale della Triennale di Milano, intitolata Inequalities (13 maggio-9 novembre 2025), è dedicata al tema delle crescenti disuguaglianze che caratterizzano le città e il mondo contemporaneo. Attraverso una costellazione di mostre, installazioni, progetti speciali ed eventi pubblici, l’Esposizione Internazionale si interroga sulle sfide globali legate alle differenze presenti nelle varie sfere dell’esistenza: da quella economica a quella etnica, dalla provenienza geografica a quella di genere. Personalità del mondo dell’arte, del design, dell’architettura, collettivi, istituzioni culturali, musei e istituti di ricerca di tutto il mondo sono chiamati a riflettere sul tema scelto con l’obiettivo di mappare le disuguaglianze e individuare i progetti politici più avanzati per una società in cui le differenze siano una risorsa e un valore da ricomporre in nuove forme di comunità. (@OnuItalia)