ROMA, 25 MARZO – In occasione dell’80° anniversario della fondazione dell’UNESCO, studiosi e studiose da tutto il mondo si riuniranno il 26 marzo 2025 per un webinar internazionale che esplora un tema cruciale: il ruolo dell’UNESCO nella trasformazione dell’educazione nel dopoguerra e nei processi di decolonizzazione. L’appuntamento e’ mercoledì 26 marzo 2025, alle ore 16:00, con il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi Roma Tre, l’Università di Ginevra e l’Università di Coimbra, che, con il patrocinio della Commissione Nazionale UNESCO per l’Italia, organizzano l’evento virtuale “UNESCO’s Role in Post-War Educational Transformation and Decolonization”.
Dalla fine della Seconda guerra mondiale, l’UNESCO ha svolto un ruolo chiave nel promuovere l’istruzione come strumento di pace, sviluppo e libertà. Questo evento online intende raccontare – attraverso nuove ricerche storiche – come l’educazione è stata ripensata in Africa, Asia e altrove dopo la fine dei grandi imperi coloniali. Il webinar propone due panel paralleli, dove esperti internazionali discuteranno dei legami tra educazione, politiche internazionali e costruzione di nuove identità post-coloniali.
L’iniziativa, curata da Marialuisa Lucia Sergio (Università Roma Tre), Miguel Bandeira Jerónimo (Università di Coimbra) e Damiano Matasci (Università di Ginevra), rappresenta un’importante occasione di confronto critico e multidisciplinare sulla storia e sull’eredità dell’UNESCO nei processi educativi globali del secondo dopoguerra a 80 anni dalla fondazione dell’agenzia ONU per istruzione e cultura.
Educazione, decolonizzazione e produzione di conoscenza
L’obiettivo del webinar è quello di valorizzare le ricerche storiche più innovative nel campo delle trasformazioni educative e culturali, con particolare attenzione al ruolo svolto dall’UNESCO nella decolonizzazione e nello sviluppo di nuovi modelli di istruzione nei contesti post-coloniali. Le due sessioni parallele in programma offriranno uno spazio per riflessioni critiche sui legami tra educazione, cooperazione internazionale, identità culturali e sfide della globalizzazione.
️ Panel 1 – Oltre l’Impero? UNESCO, Educazione e la Decolonizzazione Africana
Ore 16:00 CET
Chair: Hugo Gonçalves Dores (Università di Coimbra)
Discussant: Caterina Scaveldi (Indiana University Bloomington)
Interventi:
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Pedro Gonçalves & Érica Pontes (Università di Coimbra): Reforming Empire? UNESCO and the Challenges of (De)Colonial Education in Portuguese Territories (1960s–1980s)
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Silvia Benini (Università di Bologna): Reforming Post-Colonial Education: The Influence of UNESCO Principles in the School Systems of Senegal and Zambia
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Anja Marine Rakotonirina (Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne): UNESCO and the Malagasy Independence: A Transnational Construction of the Role of History?
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Domenico F.A. Elia (Università di Bari “Aldo Moro”): The UNESCO Guidelines and School System of Somalia in the 1950s
Panel 2 – Di chi è la conoscenza per lo sviluppo? Educazione tecnica e pedagogie postcoloniali in Asia e Africa
Ore 16:00 CET
Chair: Federica Guazzini (Università per Stranieri di Perugia)
Discussant: Michele Mioni (Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne)
Interventi:
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Chiara Maria Pulvirenti (Sapienza Università di Roma): UNESCO’s Arid Zone Program (1950–1964) and Colonial Legacies
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Yarong Chen (Beijing Foreign Studies University / Capital Normal University): Amidst the Politics of Development Regime: UNESCO Technical Aid to Taiwan, 1950-1971
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Lourens van Haaften (Università di Groningen): UNESCO, Higher Education and Anticolonial World-Making: The Case of Early-Postcolonial India
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Bidisha Dhar (Tripura University): World Crafts Council: Defining Pedagogies 1960s–1980s
✉️ Informazioni e contatti
Per ulteriori dettagli sull’iniziativa e sulle modalità di partecipazione: unesco80.anniversary@gmail.com
Un’occasione per ripensare l’educazione globale
A ottant’anni dalla sua nascita, l’UNESCO continua a rappresentare una piattaforma fondamentale per la cooperazione culturale ed educativa a livello globale. Questo webinar si propone non solo come una celebrazione storica, ma come un invito al dialogo critico: un momento per riflettere su come l’educazione possa essere oggi uno strumento di emancipazione, pluralismo e giustizia globale.