8.9 C
New York
mercoledì, Maggio 7, 2025

INTERSOS: l’impatto disastroso dei tagli di Trump a USAID sui progetti delle ONG

ROMA, 23 MARZO – Lo smantellamento di USAID deliberato con un ordine esecutivo dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump con relativo congelamento degli aiuti umanitari al mondo stanno avendo drammatiche conseguenze, sia per le popolazioni colpite dalle crisi che per le organizzazioni che le sostengono. Le decisioni hanno imposto la chiusura di ospedali e centri sanitari e bloccato i programmi nutrizionali, l’assistenza in denaro e la distribuzione di cibo, così come l’assistenza legale per gli sfollati e programmi essenziali di accoglienza, istruzione, acqua e servizi igienici. Tutto ciò avviene in un quadro umanitario globale estremamente critico: secondo il Global Humanitarian Overview (GHO), nel 2025 sono 305 milioni le persone nel mondo che hanno bisogno di assistenza umanitaria urgente e protezione.

L’impatto si e’ sentito sulle iniziative messe in campo da INTERSOS, l’ong italiana per gli aiuti di emergenza. “I tagli al budget della USAID ci hanno costretto a interrompere i progetti che fornivano aiuti umanitari essenziali in Africa occidentale (Burkina Faso, Ciad, Nigeria), Afghanistan, Yemen e Libano. Ciò sta lasciando circa 500.000 persone senza assistenza medica salvavita e protezione umanitaria”, spiega l’organizzazione della societa’ civile.

A causa della mancanza di liquidità (dovuta al mancato rimborso delle spese anticipate per l’attuazione dei progetti da parte dell’USAID), INTERSOS dovuto mettere in congedo tutti i lavoratori (medici, ostetriche, psicologi, operatori sociali e legali, ecc.) sui progetti finanziati dall’USAID e chiudere i centri medici, interrompere i programmi di malnutrizione infantile, fermare l’assistenza alle donne con gravidanze ad alto rischio che vivono in aree remote senza altri servizi disponibili, e molto altro. “Le persone continuano a chiamarci quotidianamente per le emergenze, a visitare i nostri centri e a chiedere assistenza, ma non siamo in grado di aiutarle. Nel 2024, l’USAID rappresentava il 17% del budget totale di INTERSOS e l’impatto dei tagli dalla fine di gennaio è impossibile da assorbire nel breve termine senza compromettere i nostri servizi anche nei prossimi mesi”, si afferma in una nota.

L’impatto sul sistema umanitario

Gli Stati Uniti sono il principale donatore globale di aiuti umanitari, con un contributo di 13,80 miliardi di dollari nel 2024, pari al 43,04% dei finanziamenti totali monitorati dal Servizio di Monitoraggio Finanziario (FTS) delle Nazioni Unite. Questa cifra supera i contributi sommati dei successivi 10 maggiori donatori al mondo.

Molte organizzazioni umanitarie, tra cui le agenzie delle Nazioni Unite, le ONG internazionali e le ONG locali, dipendono fortemente dai finanziamenti statunitensi per fornire cibo, materiale sanitario, rifugio e altri servizi di emergenza e programmi salvavita alle persone persone che vivono in regioni colpite da conflitti e disastri naturali. Le ONG locali, nazionali e internazionali, la spina dorsale della risposta umanitaria, stanno ora affrontando gravi interruzioni operative e sono costrette a chiudere progetti, licenziare personale e ritirarsi da comunità dove la fiducia e le infrastrutture hanno richiesto anni per essere costruite.

Le organizzazioni stanno affrontando problemi di flusso di cassa e liquidità, nonché un elevato livello di rischio per quanto riguarda i dipendenti con contratti finanziati dagli Stati Uniti, con conseguenti significative perdite finanziarie dovute ai costi delle risorse umane e alle penali per le risoluzioni contrattuali che non rispettano le leggi locali sul lavoro. Inoltre, i costi e le penali dovuti alle forniture pre-ordinate creeranno anche un ulteriore onere finanziario.

A seguito di azioni legali intentate da diverse organizzazioni statunitensi che contestavano il blocco degli aiuti, negli Usa e’ intervenuta la magistratura a vietare all’amministrazione Trump di interrompere o sospendere i pagamenti. Tuttavia, l’amministrazione statunitense non ha rispettato le sentenze e proceduto alla cancellazione di migliaia di contratti. E anche quando le organizzazioni hanno ricevuto lettere che le informavano che le cancellazioni erano state revocate e i loro progetti ripristinati, cio’ non ha avurto effetti pratici nella realta’: persiste confusione e mancanza di chiarezza sulla situazione dei progetti in corso finanziati dagli Stati Uniti e, soprattutto, permane una notevole incertezza sul futuro finanziamento degli aiuti umanitari e allo sviluppo, spiega INTERSOS: “Ciò che è certo oggi è che gli operatori di INTERSOS che lavorano sui progetti USAID sono fermi, le strutture sanitarie sono chiuse e centinaia di migliaia di persone sono senza aiuti e a rischio di morte”. (@OnuItalia)

OnuItalia
OnuItaliahttps://onuitalia.com
Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

Articoli Correlati

Rimani Connesso

4,527FansMi piace
7,156FollowerSegui

Ultimi Articoli