ROMA, 16 GENNAIO – Il 20 gennaio il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite esaminerà a Ginevra la situazione in Italia nel quadro del prossimo Esame periodico universale. Per l’Italia si tratta della quarta volta a essere posta sotto esame dal Gruppo di lavoro per l’Esame periodico universale (Universal Periodic Review, Upr) del Consiglio per i diritti umani dell’Onu.
L’Italia sarà uno dei 14 Stati ad essere esaminati dal Gruppo di lavoro nel corso della sua prossima sessione. Il primo, secondo e terzo Esame dell’Italia hanno avuto luogo rispettivamente a febbraio 2010, ottobre 2014 e novembre 2019. Il Gruppo di lavoro è composto dai 47 Stati membri del Consiglio per i diritti umani. Ciascuno dei 193 Stati membri delle Nazioni Unite può partecipare a un Esame nazionale.
Tre sono i rapporti su cui si baserà l’Esame dell’Italia: rapporto nazionale – informazioni fornite dallo Stato sottoposto a revisione; informazioni contenute nei rapporti di esperti e gruppi indipendenti nell’ambito dei diritti umani, noti come procedure speciali, organi dei trattati sui diritti umani e altre entità delle Nazioni unite; informazioni fornite da altre parti interessate, tra cui istituzioni nazionali per i diritti umani, organizzazioni regionali e gruppi della società civile.
La delegazione dell’Italia sarà guidata da Giorgio Silli, sottosegretario di Stato al ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale. I tre rappresentanti nazionali che fungeranno da relatori (‘troika’) per la revisione dell’Italia sono Repubblica democratica del Congo, Macedonia del Nord e Svizzera.