NEW YORK, 18 NOVEMBRE – I paesi che si battono per la moratoria universale della pena di morte hanno ottenuto oggi un importante risultato. Nel voto della Terza Commissione dell’Assemblea Generale, quella che si occupa dei diritti umani, la bozza di risoluzione co-facilitata con l’Argentina dall’Italia e’ passata con 131 voti a favore, 6 in più di due anni fa. Si sono espressi contro 36 paesi tra cui gli Stati Uniti, Giappone, Egitto e Arabia Saudita, e 21 sono state le delegazioni astenute.
“Stati di tutte le regioni del mondo hanno abolito la pena di morte o di diritto o di fatto”, ha detto il Rappresentante Permanente italiano all’Onu, Maurizio Massari dopo il voto della Terza Commissione: “Una stragrande maggioranza che riflette il nostro impegno condiviso per la difesa dei diritti umani”, ha aggiunto l’Ambasciatore.
In ottobre, in occasione della giornata mondiale ed europea contro la pena di morte, l’Italia aveva ribadito la sua più ferma e incondizionata opposizione alla pena capitale: “Una punizione crudele, disumana e degradante, che nega la dignità umana e non ha valore aggiunto in termini di sicurezza e dissuasione dal crimine, mentre rende ogni errore giudiziario fatalmente irreversibile”. Come indicato dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani, “l’impegno per l’abolizione della pena di morte rappresenta una priorità della politica estera italiana. Come Paese siamo in prima linea per arrivare ad una moratoria universale delle esecuzioni, il primo passo in vista dell’abolizione a livello globale della pena di morte”.
Due anni fa, sulla risoluzione biennale per la moratoria universale della pena di morte, i si erano saliti a 125, i contrari erano stati 37 e 22 gli astenuti. Nel 2024 l’Italia si è fortemente impegnata come co-facilitatore, assieme all’Argentina, nel negoziato per l’adozione della decima risoluzione. L’Italia partecipa inoltre a eventi e iniziative con la finalità di condividere e approfondire le buone prassi sperimentate nelle diverse aree del mondo, insieme ai partner dell’Unione Europea, della Commissione internazionale contro la pena di morte e della società civile.(@OnuItalia)
