ROMA, 26 OTTOBRE – I 50 anni del programma JPO sono stati celebrati alla Farnesina in un incontro aperto dal Sottosegretario agli Esteri Maria Tripodi. Dal 1973, quando e’ stato lanciato, il programma ha permesso ad oltre 1900 giovani italiani di svolgere un’esperienza formativa e professionale di 2 anni (rinnovabili per un terzo) nelle organizzazioni internazionali.
Tripodi ha dato il benvenuto, sottolineando la presenza di Maria-Francesca Spatolisano, Assistente Segretario Generale per il coordinamento delle politiche e gli affari inter-agenzia di UNDESA, il Dipartimento per gli Affari Economici e Sociali delle Nazioni Unite e partner del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale nella gestione del Programma. Tra il pubblico erano presenti i 50 vincitori dell’edizione 2022-2023 – numero scelto appositamente per la ricorrenza – nell’imminenza della loro assunzione in servizio, nonché un’ampia selezione di ex-JPO delle precedenti edizioni.
Il Sottosegretario ha ricordato come il Governo italiano porti avanti il Programma dal 1973 e ad oggi abbia finanziato, attraverso la Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo, 1850 posizioni per giovani italiani e 71 posizioni per giovani provenienti da Paesi in via di sviluppo. Il programma è divenuto pertanto la principale porta d’accesso per i funzionari italiani nelle Nazioni Unite.
“I funzionari internazionali svolgono un ruolo di assoluta importanza, per il quale competenza professionale, integrità, imparzialità, senso del dovere e riservatezza sono qualità distintive e fondamentali. In questo, l’Italia non potrebbe essere meglio rappresentata” ha dichiarato il Sottosegretario, successivamente rimarcando il fondamentale contributo del nostro Paese al rafforzamento di un sistema internazionale basato sul multilateralismo e ricordando la sensibilità e la propensione tutta italiana per il dialogo, l’inclusione e la mediazione. (@OnuItalia)