NEW YORK, 5 SETTEMBRE – Alla luce degli sviluppi più recenti, che hanno visto importanti processi nel Consiglio di Sicurezza dell’ONU bloccati da veti, l’Italia oggi ha espresso un forte sostegno a tutte le iniziative volte a limitare l’esercizio di questo potere, come l’iniziativa franco-messicana e il Codice di Condotta ACT. “Questo è anche il motivo per cui non sosteniamo l’espansione del Consiglio di Sicurezza nella categoria dei Membri Permanenti, poiché genererebbe ulteriori poteri di veto e ulteriori discriminazioni tra membri permanenti e non permanenti”, ha dichiarato il Rappresentante Permanente italiano, Ambasciatore Maurizio Massari, durante un dibattito aperto sui metodi di lavoro del Consiglio.
“Un Consiglio di Sicurezza più trasparente e funzionale è assolutamente necessario per riconquistare la fiducia dell’opinione pubblica nella capacità delle Nazioni Unite di garantire la pace e la sicurezza internazionale”, ha affermato Massari, sottolineando la necessità di “una distribuzione più equa e bilanciata dei compiti e delle co-presidenze tra i membri del Consiglio di Sicurezza”.
L’Italia, che rappresenta il gruppo Uniting for Consensus nel contesto del Negoziato Intergovernativoi dell’Assemblea Generale (IGN) sulla riforma del Consiglio di Sicurezza, ha sottolineato l’importanza di una maggiore cooperazione tra il Consiglio e la Commissione per il Peacebuilding. Massari ha inoltre sostenuto fermamente la pratica di invitare esponenti della società civile a parlare in Consiglio, garantendo una partecipazione adeguata delle donne e una maggiore inclusività di genere ed uguaglianza, al fine di consentire ai Quindici di ascoltare voci e punti di vista diversi prima di deliberare: “È deludente che nel 2023 siano state invitate meno donne del solito a parlare in Consiglio, mentre lodiamo la Presidenza albanese per l’attenzione e la dedizione all’Agenda Women Peace and Security, anche attraverso l’impegno per un forte coinvolgimento delle rappresentanti della società civile femminile nelle riunioni programmate durante il mese di settembre”. (@OnuItalia)