RONDINE (AREZZO), 5 SETTEMBRE – Trasformare le ferite in memoria condivisa per un futuro capace di riconosce il valore all’altro, anche quando è “nemico“. Un primo giorno di scuola “restituito” si e’ svolto oggi a Rondine Cittadella della Pace. Nove ex alunni ebrei espulsi da scuola nel 1938 a seguito delle leggi razziali sono tornati sui banchi al fianco degli alunni del Quarto Anno Rondine, studenti di tutta Italia che hanno scelto di frequentare nella Cittadella della pace il quarto anno del liceo. A 84 anni da quel 5 settembre è tornata a suonare la campanella per un’ora di lezione straordinaria, un gesto simbolico realizzato da Rondine Cittadella della Pace in collaborazione con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
Il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, attraverso un video messaggio, ha sottolineato l’importanza del gesto: “La scuola è il battito di una comunità, e una comunità è consapevole se ha Memoria, che è la capacità di conoscere le cose e di educare. Di andare oltre anche agli avvenimenti dolorosi. Per farlo bisogna mettere dei picchetti forti, come quello che viene messo oggi, 5 settembre, a Rondine Cittadella della Pace”.
La lezione e’ cominciata con l’appello, al quale quest’oggi hanno risposto ‘presente’ Miriam Cividalli, fiorentina, poetessa e autrice, fra l’altro, del memoir “Perché qualcosa resti”, Lello Dell’Ariccia, uno dei testimoni del rastrellamento del ghetto di Roma del 16 ottobre 1943 e oggi presidente di “Progetto Memoria”, Fabio Di Segni, da anni impegnato nella testimonianza in particolare nelle scuole, Claudio Fano, il cui padre fu ucciso alle Fosse Ardeatine e che all’epoca delle leggi razziali aveva nove anni, Ugo Foà, che aveva dieci anni e viveva a Napoli al tempo in cui vennero promulgate le leggi razziali, Carla Neppi Sadun, classe 1931, originaria di Ferrara, Gianni Polgar, nato a Fiume nel 1936 e residente a Roma dal 1939, Nando Tagliacozzo, romano, classe 1938, molto attivo nelle attività di testimonianza nelle scuole e di formazione degli insegnanti sui temi della Memoria.
Infine la Senatrice a vita Liliana Segre, collegata da remoto: in collegamento a distanza, ha voluto richiamare il ricordo della maestra: “’Ho mica fatto io le leggi’, rispose a mia madre, e se ne andò senza abbracciarmi. Fu la prima porta chiusa di tante altre che sarebbero arrivate in seguito”. Secondo Noemi Di Segni, Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, “la presenza degli “alunni del ’38” sui banchi di scuola insieme agli studenti di Rondine è stata davvero significativa. Questi ragazzi che si apprestano a fare studi sulla pace, geopolitici e sulla convivenza, hanno potuto avere momenti di alto spessore morale e di testimonianza storica”. (@OnuItalia)