GLASGOW, 30 OTTOBRE – “Attraversare mezza Europa in una settimana ed essere qui, in quello che sarà il luogo più importante per le sorti del pianeta: ancora una volta la bicicletta mi ha mostrato dove sia in grado di portarci. Bastano gambe ma, soprattutto, polmoni, testa e tanto cuore”. LO scrive su Facebook Omar Di Felice, l’ultraciclista del freddo che a forza di pedalare e’ arrivato in vista del Centro Congressi di Glasgow alla vigilia dell’inaugurazione della COP26.
Pioggia e freddo – ma poi una gradita schiarita – hanno accompagnato l’ultima tappa di De Felice – 240 chilometri – verso la citta’ della Scozia dove si gioca il tutto per tutto per il futuro del pianeta. La Milano-Glasgow e’ durata in tutto sette giorni, 16 ore e 45 minuti. Nel corso del viaggio Omar ha dialogato con esperti di clima, energia e sostenibilita’ come Nicola Armaroli, chimico, e dirigente di ricerca del CNR e membro dell’Accademia Nazionale delle Scienze, con cui ha analizzato quanta energia abbiamo bisogno e di quali siano le fonti migliori a cui attingere nel rispetto della natura che ci circonda.
E ancora: “Non ci sono record da battere o primati da raggiungere, ma un grande tema da divulgare: la lotta alla crisi climatica. In questa lunga avventura ho l’onore di essere supportato da un team di scienziati, fisici ed esperti che stanno dando valore ad ogni singolo metro della fatica sin qui fatta. Perché se è vero che la bicicletta e’ lo strumento che mi ha permesso di scrivere le pagine più belle della mia ‘avventura sportiva’ lo è altrettanto il fatto che sia anche l’unico in grado di guidarci verso un cambiamento di rotta da affrontare “senza se e senza ma”. (@OnuItalia)